Trento. Al via la XXI edizione di Religion Today con Vidur Bharatram e don Luigi Verdi

“Giovani, recuperate bellezza, tenerezza e gioia”.

Aula Magna del Collegio Arcivescovile di Trento gremita questa mattina di studenti attenti e partecipi all’evento di apertura della 21esima edizione di Religion Today, che ha portato sul palco Vidur Bharatram, film-maker pronipote del Mahatma Gandhi, e don Luigi Verdi, responsabile della Fraternità di Romena.

Moderati dal direttore artistico Andrea Morghen, Vidur Bharatram e don Luigi Verdi con la loro testimonianza hanno saputo conquistare le coscienze dei tanti giovani presenti in un confronto reciproco e costruttivo. Il primo ha raccontato l’importanza della figura del bisnonno, il grande Mahatma, e le sue prime esperienze da regista e documentarista. Con Passione, talento, responsabilità e umiltà le parole d’ordine per realizzare i propri sogni.
Una giovane carriera che ha portato il film-maker indiano a lavorare sia in India ma anche negli Stati Uniti dove ha vissuto per 5 anni, luoghi diversi che si differenziano molto specialmente pensando alla spiritualità che caratterizza l’India. Parlando di nonno Gandhi ha ribadito che “la costruzione della pace non va mai abbandonata. Se accendendo la televisione si vede ormai soltanto violenza, dall’altra, a prescindere dalla nazionalità, dal genere, dalla confessione religiosa, l’idea di pace deve accompagnare necessariamente le vite di ognuno ed è il dialogo tra le differenze è il seme per far germogliare la pace”.
La mattinata è proseguita con l’intervento di don Luigi Verdi, attraverso il suo esempio di vita vissuta, è riuscito a conquistare l’attenzione dei ragazzi parlando di amore, bellezza, tenerezza e delle contraddizioni della modernità. I ritmi folli, la solitudine, l’assenza di dialogo, di rapporti umani sono solo alcuni dei problemi che coinvolgono le nuove generazioni. “La modernità ci ha resi muti nel dolore e con la paura della solitudine – ha osservato – ci ha tolto l’assunzione di responsabilità, inghiottiti da troppo virtuale che collega ma non unisce. Ma la vita per capirla va toccata”. Il monito di don Luigi rivolto non solo ai giovani, ma anche agli adulti esortati a “smettere di dare risposte, per incominciare invece ad abitare le domande dei figli”. Partendo dal pensiero profetico di Nietzsche passando per la Bibbia, il responsabile della Fraternità di Romena ha ribadito l’importanza dell’ascolto, del perdono e dell’amore. Concludendo, ha augurato agli studenti di recuperare la bellezza e la tenerezza, di ricercare non la felicità ma la gioia, il più puro dei sentimenti.

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