Congresso categoria comunicazioni Slc/Cgil – “preoccupazione per lavoratori Poste”

Josef Lazzari riconfermato segretario.

“In Alto Adige, nonostante la convenzione tra Provincia e Poste, a causa della riorganizzazione del recapito, rischiamo di perdere posti di lavoro e qualità del servizio”: sono le preoccupazioni espresse dal segretario provinciale della categoria delle comunicazioni Slc/Cgil, Josef Lazzari, riconfermato segretario durante il congresso.
Proprio per questo nei prossini mesi la situazione in Poste impegnerà il sindacato di categoria. “Come un po’ in tutte le aziende pubbliche anche in Poste il turn over dei lavoratori non avviene; l’età media è infatti di 55 anni. Del resto per l’azienda è difficile trovare giovani da assumere, in parte per il requisito del bilinguismo, ma anche per il basso tasso di disoccupazione. Il tutto si complica ulteriormente per le sedi periferiche dislocate su tutto il territorio provinciale”.
Nella sua relazione il segretario Lazzari ha fatto il punto sui rinnovi dei contratti, possibile in alcuni settori importanti per la categoria, come quello di Rai, Poste, Fondazioni liriche e teatrali: “Si tratta di contratti nazionali e il nostro compito sarà l‘armonizzazione di questi con la realtà provinciale”.
Per quanto riguarda il settore delle telecomunicazioni negli ultimi anni non sono mancate le difficoltà, sia per quanto riguarda gli operatori del settore, sia per lo sviluppo delle nuove reti di comunicazione. “C’è stato un tentativo – ha spiegato il segretario Slc -, soprattutto da parte delle grandi aziende, di smantellare il contratto delle telecomunicazioni al fine di abbassare il costo del lavoro e diminuire i diritti acquisiti negli anni. Una manovra che non è riuscita del tutto, grazie alla forte mobilitazione promossa dal sindacato, tanto è vero che in questi giorni si stanno svolgendo le assemblee per il rinnovo del secondo livello di contrattuale”.
Secondo Lazzari, anche a livello locale, “nonostante i vari investimenti, manca un progetto complessivo d’interconnessione delle reti e sempre più si rischia di perdere professionalità”, come esempio, il segretario Slc/Cgil, ha citato la Tim, che da oggi al 2020 per “ridurre i ‘costi’ avrà una diminuzione di circa il 25% del personale a discapito della qualità dei servizi offerti e del sistema produttivo”.

In foto: Josef Lazzari.  

 

 

 

 

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