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Bolzano. Il calore di scarto dalle attività produttive è pronto per essere testato da Eurac Research

Le reti di teleriscaldamento tradizionali lavorano ad alta temperatura, normalmente per poter fornire calore agli edifici devono essere connesse a centrali di grande produzione. Le analisi e le simulazioni svolte dagli esperti di energie rinnovabili di Eurac Research hanno dimostrato come sia possibile realizzare anche impianti di teleriscaldamento che lavorano a bassa temperatura e che permettono di integrare nella rete non solo il calore di scarto delle industrie, ma anche quello proveniente da altre fonti, come gli impianti di refrigerazione dei supermercati o le sale server dei grandi uffici. I vantaggi sono notevoli: le fonti di calore che possono essere utilizzate sono molte di più, la dispersione di calore attraverso i tubi è minore e le attività produttive possono smaltire il calore prodotto senza sostenere costi aggiuntivi.

Foto, Infrastrutture di sistemi avanzati di teleriscaldamento e teleraffrescamento (credits Eurac Reserch/Ivo Corrà)

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