Philipp Moser, la reintroduzione della causale nei contratti a termine genera grande incertezza

Il cosiddetto “Decreto dignità”, la cui proposta è stata approvata di recente dal Consiglio dei ministri a Roma, prevede, tra le altre cose, la reintroduzione della causale nei contratti a termine. L’Unione commercio turismo servizi Alto Adige è molto critica verso questa decisione, perché non limiterà solo l’utilizzo di contratti a termine, ma genererà anche ulteriore incertezza e, allo stesso tempo, maggiori costi per le aziende.
“Specialmente per il settore commercio e servizi, questa nuova limitazione nell’assunzione di collaboratori appare particolarmente problematica, perché le aziende necessitano di strumenti di flessibilità legati alla stagionalità e alla situazione congiunturale”, critica il presidente dell’Unione Philipp Moser, che interpreta il decreto come un segnale negativo da parte del nuovo governo.
Fino ad ora i contratti a termine potevano essere prolungati senza indicazione della causale per cinque volte consecutive fino a 36 mesi. La proposta di decreto legge prevede ora, tra l’altro, che i contratti a termine oltre i 12 mesi possano essere stipulati solo in presenza di un motivo legittimo. La durata complessiva dei contratti a termine non può in nessun caso superare i 24 mesi. “La problematica di questa nuova regolamentazione sta nel fatto che la causale lascia sempre spazio alle più diverse interpretazioni, generando grande incertezza e, nei casi peggiori, anche una maggiore insorgenza di conflitti di lavoro”, spiega Moser, che ricorda anche che, dall’introduzione del Jobs Act, le liti in ambito professionale erano fortemente calate.
“Inoltre dovrebbero crescere i costi per le aziende, perché, in presenza di contratti a termine, sono previsti maggiori contributi e maggiori risarcimenti in caso di licenziamento illegittimo. Questa decisione non va a vantaggio delle aziende, che hanno invece bisogno di flessibilità e devono anche fare i conti con costi più alti”, ribadisce il presidente dell’Unione.
L’Unione sottolinea infine di essere anche comunque contro i rapporti di lavoro precari. “Tuttavia continuiamo ad avere bisogno di una certa flessibilità per poter reagire alle oscillazioni economiche. E questa flessibilità non può andare esclusivamente a carico delle aziende”, conclude Moser.

In foto: il presidente dell’Unione Philipp Moser.  

Redazione

Share
Published by
Redazione

Recent Posts

Val Gardena, precipita da una via ferrata e muore sul colpo

La vittima è un altoatesino di 44 anni di Termeno. L'incidente si è verificato verso…

4 ore ago

Merano. Imprese sportive e umane straordinarie

Venerdì scorso, 3 maggio,  l’esecutivo meranese, guidato dal sindaco Dario Dal Medico, accompagnato dall’assessore Nerio…

5 ore ago

Kompatscher incontra la consigliera di parità Hofer

“Uno scambio di idee costruttivo”. Così il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, ha…

6 ore ago

La coralità popolare ha un futuro? Due giorni a Pergine Valsugana

La vitalità del canto popolare cresciuto nel solco della tradizione e oggi al centro di…

7 ore ago

Daniel Schölzhorn wurde erneut zum Obmann der HGJ gewählt

Bozen – Mit der Wahl des Obmannes hat die Hoteliers- und Gastwirtejugend (HGJ) die Wahl…

8 ore ago

Merano. Padel, un esempio da replicare

Giovedì 2 maggio il sindaco Dario Dal Medico ha ricevuto in municipio la visita ufficiale…

12 ore ago