Pergine Festival, un fine settimana tra teatro contemporaneo e danza urbana

Inizia ad entrare nel vivo la 43ma edizione di Pergine Festival, con un fine settimana di spettacoli firmati da giovani artisti italiani affermati sulla scena contemporanea. Sabato i romani Dynamis – artisiti associati del festival – con il debutto della nuova versione di M2 (in 50 minuti) e domenica un’amara riflessione sull’amore del regista Dante Antonelli con Collettivo SCHLAB. Per le vie del centro, durante l’intero week end, gli Itinerari coreografici urbani dei Dance Makers. Concerti, incontri e dj set anche a Piazza Fruet con Foresta urbana.

Un primo fine settimana all’insegna del teatro contemporaneo ma anche, ancora una volta, della partecipazione, quello in programma per il 7 e l’8 luglio a Pergine Festival.
Dopo A MANUAL ON WORK AND HAPPINESS, che ha visto la partecipazione di 18 volenterosi trentini alla prima esperienza teatrale, arrivano i Dance Makers che coinvolgono un gruppo di danzatori alle prime armi. Con i loro ITINERARI COREOGRAFICI IN URBANA vogliono invadere il centro di Pergine di danza, proponendo una riflessione sulle risorse del territorio attraverso un’insolita espolazione dello spazio. Ispirati dalle architetture e dalle geometrie dei palazzi del centro storico, i Dance Makers costruiranno inedite coreografie. Con loro, a Pergine da ieri, sta lavorando un gruppo di non professionisti, giovani di Pergine e dintorni che si sono messi in gioco per l’occasione. Il progetto è tra i vincitori del bando OPEN 2018 promosso da Pergine Festival a sostegno della creatività emergente ed è in programma per le strade di Pergine – con partenza da Piazza Serra – sia sabato che domenica alle 19.30, alle 21.00 e alle 22.30 (l’evento è a partececipazione libera e gratuita).
Prevede un pubblico attivo anche M2 (IN 50 MINUTI), lo spettacolo del gruppo di teatro e performance Dynamis, che debutta a Pergine nella sua nuova versione. Il gruppo romano, di base al Teatro Vascello, da diversi anni collabora con il Festival di Pergine, dove arriva quest’anno con una performace partecipata che si interroga, attraverso un gioco con spettatori volontari, sull’unità di misura del metro quadro. Quale è il confine che intercorre tra umano e disumano nelle declinazioni della nostra quotidianità? La performace si sviluppa intorno a questo interroggativo ma pragmaticamente il pubblico viene coinvolto nell’esplorazione delle possibilità che esistono per le persone coinvolte in uno spazio circoscritto: un gioco collaborativo tra sconosciuti, che si avvicina ad un esperimento e che suggerisce un collegamento tra la scena e il nostro mare. Lo spettacolo è in programma sabato 7 luglio alle ore 21 presso la ex Rimessa Carrozze.
Nello stesso spazio – la ex Rimessa Carrozze – andrà in scena domenica sera alle 20.30, DUET – QUANTI SIAMO DAVVERO QUANDO SIAMO NOI DUE, il secondo lavoro della trilogia di Dante Antonelli e Collettivo SCHLAB dedicata al drammaturgo Werner Schwab. Già a Pergine con FAK FEK FIK, il giovane regista torna con uno spettacolo sull’amore o, forse, sulla sua scomparsa: una performace dura che analizza la molteplicità degli aspetti dell’essere una coppia e che mette gli spettatori di fronte alla massacrante estinzione della possibilità di essere due.
Nel programma di FORESTA URBANA, il cartellone di eventi gratuiti di piazza Fruet, ogni giorno alle 19, gli incontri con gli artisti curati dal critico Roberto Rinaldi (sabato 7 gli autori di DUST e JANUS, progetti di realtà virtuale; domenica 8 Collettivo SCHLAB) e, più tardi, concerti e dj set. La musica è infatti protagonista a piazza Fruet: sabato 7 dalle 2.15, Charles, dj e producer noto nei club dell’Emilia Romagna e del Friuli Venezia Giulia, in un evento organizzato in collaborazione con l’associaizone universitaria APE.
Domenica, a partire dalle 21.30, sarà invece il turno di Noirêve, alias Janet Dappiano, producer e musicista trentina di formazione londinese, vincitrice del concorso euroregionale Uploads 2016, che esplora il mondo della musica elettronica: dream-pop, folktronica e trip-hop si mescolano dando vita ad atmosfere suggestive. In questa occasione sarà accompagnata da Jacopo Bordigoni al sitar, cordofono tipico della tradizione indiana.
Rimangono visitabili tutti i giorni come da programma tutte le installazioni permanenti che animano il centro di Pergine.

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