Oggi si è svolto a Trento il Dolomiti Pride 2018

Colorata allegria e rivendicazioni di diritti civili nel primo raduno per l’orgoglio lgbt organizzato sulle Dolomiti trentine con una sfilata da piazza Dante allo storico quartiere delle Albere. Tanti, oltre 10.000 secondo gli organizzatori, i manifestanti pacifici giunti a Trento anche da fuori regione che hanno dimostrato la loro partecipazione. Immancabili fra i partecipanti i riferimenti polemici alle ultime parole del neo-ministro della famiglia cattolico Lorenzo Fontana: “è il momento di resistere, di dire che noi esistiamo”, ha affermato Paolo Zanella, presidente di Arcigay Trentino. Nel ricordare l’adesione del M5S al meetup di Trento, Zanella ha chiesto loro di “prendere posizione sui diritti delle persone Lgbt”, mentre Alessandro Andreatta sindaco di Trento ha detto che “è una festa gioiosa che ha saputo coinvolgere la nostra città”, aggiungendo “sono qui per vigilare contro ogni forma di discriminazione perché Trento è una città delle relazioni, del dialogo e del confronto, ed è inclusiva”. Il vicepresidente della Provincia di Trento, Alessandro Olivi ha dichiarato “Sono qui a titolo personale, ma non mi sento fuori dal rappresentare il Trentino delle istituzioni che io credo non possa stare dove stanno i diritti, la difesa delle libertà e del pluralismo.” Io al posto del presidente Rossi – ha aggiunto – il patrocinio alla manifestazione l’avrei dato. Oggi abbiamo bisogno di essere presenti laddove c’è il rischio che la diversità venga esclusa.” La manifestazione è organizzata da Arcigay Trentino, Rete Lgbtqi, Centaurus, Agedo Trentino, Famiglie Arcobaleno.