Un detenuto presso il carcere di Bolzano, padre di una bambina di sette anni uccisa lo scorso 11 maggio a Vienna, non è rientrato da un permesso di cinque giorni di uscita. Secondo la Kronen-Zeitung, noto quotidiano austriaco il 16enne, presunto omicida della piccola, attualmente rinchiuso nel carcere di Vienna in attesa di processo, temerebbe una vendetta di sangue da parte del padre, come comunicato alla stampa dal suo difensore Liane Hirschbrich. Attualmente ci sarebbero indizi circa la presenza dell’evaso in Austria. Molto probabilmente il padre è tornato nella sua patria cecena, dove è stata sepolta la figlia. Il padre della bambina uccisa si trovava rinchiuso a Bolzano, dove avrebbe dovuto scontare una condanna pluriennale. Benché nel carcere locale si fosse a conoscenza del fatto che l’uomo avesse perso tragicamente la figlia, all’uomo non furono forniti dei sostegni psicologici adeguati. Non è stato reso noto da parte delle autorità austriache se le misure di sicurezza per tutelare il giovane detenuto nel carcere di Vienna siano state rinforzate.
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