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Bressanone, indumenti usati finiscono sempre più spesso accanto ai cassonetti

16 Maggio 2018

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Bressanone, indumenti usati finiscono sempre più spesso accanto ai cassonetti

Ultimamente a Bressanone si osserva un fenomeno sgradevole: presso alcuni punti di raccolta degli indumenti usati, specialmente presso quello posizionato sul parcheggio della zona sportiva sud, da alcune settimane sono stati notati spiacevoli accumuli di sacchetti contenenti indumenti accanto ai contenitori.
Per sradicare un fenomeno che altrimenti continuerà a creare disagio e fastidi alla cittadinanza, ASM Bressanone SpA lancia un appello ai cittadini: “Tutti i cittadini sono pregati di non consegnare i sacchetti con indumenti a persone che si appostano accanto al punto di raccolta. Abbiamo notato che queste persone tentano di convincere i cittadini facendosi consegnare direttamente i sacchetti anziché gettarli all’interno di uno dei contenitori. Una volta analizzato il contenuto loro consegnato, abbandonano i sacchetti accanto ai contenitori”, dice Michele Bellucco, responsabile dei Servizi ambientali, che chiede quindi ai cittadini di conferire i sacchetti con gli indumenti negli appositi cassonetti. In effetti i contenitori risultano quasi sempre non pieni e quindi utilizzabili. “I contenitori hanno peraltro un sistema che impedisce di introdursi al loro interno per estrarre i sacchetti ed una volta conferiti essi sono irraggiungibili da parte di estranei”, spiega Michele Bellucco.
Gli indumenti conferiti nei cassonetti sono classificati come rifiuti urbani. Una volta raccolti vengono commercializzati nel rispetto della normativa vigente attraverso partner selezionati e negozi dell’usato o, se in cattive condizioni, vengono avviati alla produzione di pezzatura industriale ed al riciclaggio. A Bressanone il ricavato della raccolta di indumenti viene utilizzato per sostenere progetti sociali locali.
In alternativa, i vestiti che sono in ottimo stato possono essere consegnati per esempio alla Conferenza San Vincenzo, che li dona veramente ai bisognosi del posto. Tutte le informazioni sul cosiddetto “guardaroba” di San Vincenzo si trovano sul sito: www.vinzenzgemeinschaft.it.