Bolzano. Ipl, molti dipendenti lavorano benché malati

Assoimprenditori contesta l’analisi.
Non tanto i numeri, quanto la loro interpretazione irrita Assoimprenditori. Come abbiamo scritto ieri, secondo la ricerca dell’Istituto provinciale dei Lavoratori il 53% degli occupati altoatesini non registra nemmeno un giorno di malattia all’anno, rispetto al 49% dell’Italia, il 48% dell’Austria e il 42% della Germania. Ci sono differenze tra i settori- spiegano i responsabili di IpL – per esempio la percentuale sale oltre il 70% per turismo e agricoltura, mentrew cala al 35%per l’istruzione, nella pubblica amministrazione e nella sanità. “L’8% dei giorni di assenza per malattia sono dovuti a infortuni, un valore abbastanza alto ripetto a quelli nazionali e internazionali – è stato riportato – in Alto Adige il 51% degli occupati ammalati lavora lo stesso, un valore molto alto rispetto alla media europea. Il 165 degli occupati lamenta disturbi per più di sei mesi, e tuttavia continua a lavorare. Molti di questi disturbi, spiegano gli psicologi del lavoro, più che malessere, sarebbero espressione di conflitti esistenti nei rapporti di lavoro. Assenze con ripercussioni all’interno della azienda perché lavoro si ferma, e nascono pressioni e malumori all’interno dello staff. “Dovrebbe essere nell’interesse delle imprese fare attenzione agli occupati che vanno a lavorare anche se malati, perché in realtà rappresentano un pericolo per se stessi e per gli altri”.
Assoimprenditori contesta l’analisi di Ipl, osservando che “Ipl utilizza una rilevazione statistica fatta su un compione di soli 752 lavoratori, appena lo 0,3 % degli oltre 250.000 occupati per denigrare la qualità del lavoro in Alto Adige”. Il fatto che le assenze per malattia siano poche rispetto ad altre realtà- osserva Assaoimprenditori “conferma la laboriosità dei lavoratori e le ottime condizioni di lavoro nelle aziende. Cercando di mettere le imprese contro  i loro dipendenti – osserva presidente Federico Giudiceandrea – –si mette a rischio uno dei grandi valori che contraddistinguono l’Alto Adige:il partenariato sociale e l’ottimo rapporto tra le aziende e i dipendenti. Noi continueremo ad impegnarci per renderlo ancora migliore.”

Foto, Ufficio pubblico

 

Pinuccia Di Gesaro

Giornalista, scrittrice, editore.

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Pinuccia Di Gesaro

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