Kompatscher, l’autonomia come strada maestra per l’autogoverno del territorio

Il presidente Arno Kompatscher, durante l’incontro di fine anno con i media, si è immedesimato giornalista, e ha abbozzato il titolo che desiderebbe avere nel corso del 2018: Bruxelles approva la proposta altoatesina di una cittadinanza europea. “Sono convinto – ha evidenziato il Presidente- che la risposta adeguata alle sfide del giorno d’oggi non possa che essere più Europa“. Immediato, e inevitabile, il riferimento alla proposta di doppia cittadinanza per i sudtirolesi: “Mi chiedo se questa idea – ha sottolineato Kompatscher – possa essere compatibile con la visione che abbiamo del nostro territorio, un territorio geloso delle proprie tradizioni, ma anche plurilingue e convintamente europeo. In ogni caso il cancelliere Kurz ha ribadito che la questione sarà portata avanti solamente in pieno accordo con le autorità italiane, e dunque con un approccio europeista”.

Proprio lungo l’asse Roma-Vienna, Kompatscher ha ricordato l’incontro di Merano con i presidenti Mattarella e Van der Bellen per i 25 anni della quietanza liberatoria. “In quell’occasione – ha sottolineato – è stato dichiarato apertamente che l’Italia non mette più in dubbio la funzione di potenza tutrice dell’Austria nei confronti dell’autonomia altoatesina, ed è proprio questo ancoraggio internazionale, che parte dall’Accordo di Parigi, che rende la situazione dell’Alto Adige molto diversa da quella catalana”. Restando a ciò che è accaduto nel 2017, Kompatscher ha fatto riferimento anche alla scritta apposta sul bassorilievo di Piffrader con Mussolini a cavallo, ricordando che “la storia non va cancellata, ma deve restare come ricordo e, soprattutto, come monito per non ripetere gli errori che sono stati commessi nel passato”.

In tema di autonomia, il presidente altoatesino ha aggiunto che “la Provincia di Bolzano sostiene le richieste di altre regioni italiane, come il Veneto e la Lombardia, di maggiore potere di autogoverno del territorio”, ma ha anche precisato che “queste legittime aspirazioni in senso federalista non devono essere confuse con l’autonomia dell’Alto Adige. Un’autonomia – ha concluso Arno Kompatscher – che è speciale non solo perché si basa su un accordo internazionale, ma anche perché si pone come obiettivo quello di tutelare le minoranze linguistiche presenti all’interno del territorio locale”.

In foto: Arno Kompatscher/c-Foto USP/rm

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