Nel volgere di poco più di un’ora verranno ripercorsi gli ultimi due anni vita di un grande del Novecento quale Óscar Romero, l’arcivescovo del Salvador che tanto si batté per il suo popolo e che fu assassinato il 24 marzo 1980: il giorno dopo avere pronunciato l’esortazione di cui “en nombre de Dios” è un frammento. Un richiamo rimpallato dai media e che è passato alla storia. Non è un caso se l’ONU ha visto in Romero una figura-simbolo, tanto da fissare nel giorno della sua morte la “Giornata internazionale per il diritto alla verità sulle gravi violazioni dei diritti umani e per la dignità delle vittime”.

Accendere i riflettori su quest’uomo straordinario nella sua semplicità (oggi beato) e sulla relativa pagina di storia contemporanea è quanto ha inteso fare Francesco Comina, autore del libro dal quale lo spettacolo è tratto (ed. La Meridiana). Ha intrecciato cioè estratti testuali dettati da Romero al magnetofono a momenti di cronaca: mattanze, sparizioni, incursioni degli squadroni della morte.
A propria volta il gruppo New Eos teatro-musica di Bolzano ha effettuato del libro una incalzante riduzione, che proporrà fondendoparole (interpretate da Mara da Roit e Patrizio Zindaco), musica (a cura di Luca Dall’Asta) e immagini di cronaca.
Sarà contestualmente esposto in sala il ritratto di Romero realizzato per lo spettacolo dall’artista Claudio Calabrese. Al termine, dopo un toccante momento in cui protagonista sarà la voce stessa di Óscar Romero,  Francesco Comina sarà a disposizione del pubblico per eventuali approfondimenti.
Appuntamento al Circolo unificato di Via Druso 20 a Bolzano, SABATO 7 ottobre 2017 con inizio alle ore 19 e ingresso libero.