Alps Move 2017 apre all’insegna dell’improvvisazione e della libertà di movimento

Sarà infatti Impromptu, lo spettacolo di Marion Sparber prodotto da IDEA-tanztheaterperformance ad aprire ufficialmente la nuova edizione del festival di teatro danza della Südtiroler Tanzkooperative, che si dipanerà lungo i mesi di ottobre e novembre nei centri di Lana, Merano, Bressanone e Bolzano. La vocazione della rassegna è offrire agli artisti sudtirolesi residenti in regione o operanti all’estero un palcoscenico per mostrare le proprie nuove coreografie e spettacoli, offrendo così una valida occasione di confronto tra la scena locale e quella europea dove molti dei nostri danzatori sono operanti.

L’apertura ufficiale del festival si terrà giovedì 12 ottobre alla Raiffaisenhaus di Lana, alle ore 20.00, con la prima italiana di due produzioni di Marion Sparber. Danzatrice attiva da anni al di fuori dei confini altoatesini, la Sparber ha collaborato con compagnie come quelle di Stella Zannou, Sonia Rodriguez, ADN-Dialect e molte altre, e attualmente risiede e lavora a Berlino.

La serata sarà divisa in due parti. Nella prima sarà presentato appunto Impromptu, una performance prodotta da Doris Plankl con coreografie della stessa Marion Sparber.

“La ricerca della componente impulsiva, del movimento intuitivo, dell’autenticità del danzatore, è al centro del mio interesse”, racconta la danzatrice. “Come possiamo utilizzare il nostro istinto quale motore della coreografia senza nasconderci dietro una serie di passi?”.

La seconda parte sarà invece dedicata ad un’altra coreografia prodotta in collaborazione con il Kari.Tanzhaus di Kempten, in Germania. Dal titolo Shell Shock, la performance inscena un dialogo  tra quattro diverse personalità alla ricerca di una possibilità di coesistenza. Il termine shell-shock significa letteralmente “disturbo post-traumatico da stress”, e fa riferimento non senza un pizzico di ironia ai turbamenti divenuti caratteristici del nostro tempo, come conseguenza degli eventi traumatici causati dal terrorismo, con tutto ciò che ne consegue: paura, xenofobia, intolleranza, desiderio di proteggersi dal “nemico” esterno. In questo clima di tensione i personaggi danzanti di Marion Sparber e della sua compagnia cercheranno attraverso il dialogo e il confronto, talvolta violento, scurrile ed ironico, il proprio “io” più autentico, oltre gli schemi e i preconcetti.

La seconda serata di Alps Move a Lana, il 13 ottobre sempre alle ore 20.00, alla Raiffeisenhaus, vedrà invece tre diverse compagnie spartirsi il palcoscenico, con tre produzioni in prima assoluta.

I primi a salire sul palco saranno Patrik Marini e Fosca Schiavo, per interpretare una coreografia creata da Sabine Raffeiner, danzatrice e pedagoga attiva da più di trent’anni presso la scuola Arabesque di Merano, e recentemente vincitrice del premio Fersen alla regia e drammaturgia (2016).

La performance dal titolo Ich und Du – Noi Due, propone uno dei possibili fili conduttori di Alps Move 2017, il tema del corpo e delle sue trasformazioni, in particolare nel processo degenerativo della malattia.

“Il tema danza/movimento in relazione con la salute mi ha sempre colpito, sia per via di esperienze personali che per la mia attività di insegnante”, spiega la Raffeiner. “Per esprimerci artisticamente noi danzatori usiamo il corpo come strumento, e quando questo strumento è difettoso e non funziona più in modo ineccepibile, sta a noi trovare un modo di conviverci e adattarci.”

E dal corpo dell’individuo, del danzatore, si passa al corpo collettivo, alla dimensione sociale, con lo spettacolo della meranese Tania Ottavi, Leader – Una questione di punti di vista.

“Una leadership può esistere solo se esistono persone disposte a prestare il loro sostegno e la loro attenzione. Il vero potere è nelle loro mani”. Da questo concetto l’Ottavi parte per esprimere attraverso la coreografia la sua analisi di dinamiche sociali che ci coinvolgono in quanto parte di un corpo collettivo appunto, e dei suoi equilibri di potere. Sul palco numerosi interpreti: Jordi Beltramo, Claudia Ferrari, Jesus Maria Lezameta, Tania Ottavi, Eleonora De Maio, Silvia Greghi, Giuseppe Arena e Leonardo Arena.

A chiudere la serata sarà la coreana Yunjung Kim, da anni attiva a Merano, ma formatasi nei Paesi Bassi presso lo European Dance Development Center. Insieme a Marion Dieterle la Kim sarà interprete della sua coreografia dal titolo Paper on the Water 2017. La coreografia è ispirata al fenomeno della formazione e del movimento dei ghiacciai, nella loro potenza e grandezza. Lo spettacolo naturale diventa spunto di riflessione sull’armonia tra l’essere umano e la natura, minata dai distruttivi attacchi dell’uomo.

Così si chiude il primo capitolo di Alps Move, che dà appuntamento al suo pubblico a Merano il 27 e il 28 ottobre con lo spettacolo Panta Rhei, della danzatrice e coreografa meranese Martina Marini. Una performance tutta da scoprire, articolata negli spazi di Villa Dolores, in via Laurin 18, nell’appartamento gentilmente concesso da Christian Martinelli.

In foto: prove della produzione di Marion Sparber

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