Continua il braccio di ferro tra le varie forze politiche sullo Ius Soli. Lo strappo che si è consumato nelle ultime settimane sul riconoscimento del diritto di cittadinanza ai figli di immigrati nati in Italia non si ricuce. Le posizioni continuano a restare molto distanti tra chi parla di atto di civiltà e chi accusa il Pd di voler ottenere con questa ‘mossa’ più voti alla prossima tornata elettorale. E così – secondo indiscrezioni di palazzo – il governo potrebbe ricorrere alla fiducia. Ipotesi che ha molto irritato Maurizio Lupi, capogruppo di Alternativa popolare alla Camera, che ospite di Agorà su Rai Tre ha tenuto a precisare: “Su una legge così importante non si può fare una forzatura inutile come l’introduzione della fiducia, a meno di non voler trasformare, a fine legislatura, il Senato in un’arena facendo di un importante provvedimento una bandierina politica che le varie tifoserie possono sventolare in campagna elettorale. Noi non ci stiamo e ribadiamo che i ministri AP non voteranno la fiducia e chiediamo modifiche importanti al Senato, affinché si arrivi a uno Ius culturae che è cosa ben diversa dallo Ius soli“.
Foto, Roma Palazzo Chigi, sede del Governo
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