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Licenziamenti Caritas: „Convergenza sugli incentivi, ma restano i tagli delle ore per chi ha accettato le proposte di collocamento avanzate”

24 Luglio 2017

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Licenziamenti Caritas: „Convergenza sugli incentivi, ma restano i tagli delle ore per chi ha accettato le proposte di collocamento avanzate”

I sindacati di categoria Filcams/Cgil-Agb, Uiltucs/Uil-Sgk e Fisascat/SgbCisl comunicano che nei giorni scorsi si è conclusa la trattativa per la determinazione economica di un incentivo all’esodo, per i dipendenti di Caritas licenziati nell’ambito della procedura di cambio-appalto del servizio mensa anziani e di distribuzione pasti a domicilio per il Comune di Merano.
“Dopo lo sciopero della scorsa settimana al quale hanno aderito tutti i dipendenti coinvolti nella vicissitudine del servizio – spiegano i sindacati – venerdì scorso si è definita la procedura per il licenziamento collettivo. Dopo un confronto serrato protrattosi diverse ore,
siamo riusciti a raggiungere una convergenza su un incentivo economico per coloro che nella procedura in atto non hanno avuto opportunità di ricollocamento accettabile presso i soggetti subentranti, ovvero ARMA srl, Cirfood Soc.Coop. e la società 3Sinergie che gestirà in subappalto per le suddette il servizio di trasporto dei pasti domiciliari, e che quindi saranno oggetto di licenziamento”.

Per i sindacati si tratta di un risultato che, sebbene sullo sfondo di una vicenda che lascia l’amaro in bocca e non ancora conclusa, è importante: “Non è competenza sindacale entrare nel merito della strategia gestionale di Caritas – concludono le organizzazioni sindacali – ma quello che è noto è che negli anni Caritas ha gestito e dismesso numerosi servizi che facevano capo al centro di cottura della mensa di via Verdi, senza preoccuparsi o tenere in opportuna considerazione il futuro occupazionale dei suoi dipendenti. Un’ottica non certo confacente allo spirito ed alla mission di una fondazione diocesana”.
Pur esprimendo apprezzamento per lo sforzo economico che Caritas ha messo in campo per i dipendenti rimasti senza lavoro, i sindacati rimarcano che i numeri di questa procedura non lasciano sfumature di soddisfazione: “Ricordiamo che gli incentivi sono rivolti a coloro che sono rimasti senza alcuna possibilità di occupazione: ma la situazione non è rosea nemmeno per coloro hanno accettato le proposte di lavoro avanzate dalla società subentrante e da Caritas, quest’ultima interessata per la prosecuzione del servizio mensa per studenti sino alla scadenza naturale del contratto, prevista per il 31.08.2018. Si tratta di collocazioni che vedono una notevole riduzione dell’impiego lavorativo, difficilmente accettabili da chi ha carichi familiari”.

Dei 18 esuberi dichiarati, di cui 4 a tempo determinato, tutti addetti all’unità produttiva di via Verdi, 2 persone sono state ricollocate con una forte riduzione dell’orario (circa del 70%) alle dipendenze della società subentrante, mentre 5 persone verranno ricollocate presso la  società 3Sinergie. (Di queste ultime, 2 avranno contratto a tempo indeterminato, mentre a 3 è garantito unicamente un contratto a tempo determinato di due mesi). Per quanto riguarda Caritas si è giunti alla prosecuzione del rapporto di lavoro, nell’ambito del servizio in appalto fino al 2018, part time, per 3 persone.