Bolzano. “Gioco d’azzardo, il proibizionismo è controproducente”

Nevola: serve prevenzione e formazione. Il Consiglio di Stato chiede una verifica tecnica sulla normativa provinciale.
Con l’intento di estirpare la piaga del gioco d’azzardo patologico, negli anni 2010 e 2012 la Provincia autonoma di Bolzano ha emanato due leggi modificative ed integrative delle disposizioni in materia di pubblici esercizi e di quelle in materia di pubblico spettacolo. Le leggi nr 13 del 2010 e nr. 17 del 2012 attuano il principio della “prevenzione logistica”, principio per il quale tra i locali dove sono installati apparecchi da gioco con vincita in denaro e determinati luoghi di aggregazione e/o permanenza di fasce vulnerabili della popolazione, deve intercorrere una distanza minima di 300 metri. Tra i cosiddetti “luoghi sensibili” sono stati annoverati scuole, centri giovanili, strutture sanitarie e socio-assistenziali oltre ad altri luoghi individuati con successive deliberazioni di Giunta provinciale.
Da un’intervista della assessora provinciale alla salute Marta Stocker del 2015, risulta che dal 2010 al 2014 il numero dei giocatori patologici è più che raddoppiato passando da 139 a 297.
Luigi Nevola, consigliere comunale della Lega Nord, presidente della Associazione culturale La Sentinella, da sempre critico sulle misure proibizionistiche previste dalla normativa provinciale, commenta la recente sentenza del Consiglio di Stato che ha messo in discussione la normativa chiedendo una verifica tecnica circa l’effettivo risultato positivo delle limitazioni previste.
Vietare è sbagliato – ha spiegato Nevola – colpire il settore legale è sbagliato. Bolzano, da città sicura e felice che era, per l’incapacità di alcuni amministratori è divenuta una sorta di Chicago degli anni Trenta. Non dimentichiamo quello che stva succedendo quando si è vietata l’installazione delle slot  per lasciare campo libero ai totem: noi lo abbiamo denunciato dimostrando che colpire il gioco legale favorisce l’illegalità e la criminalità. Oggi chiediamo che vengano eliminati i giochi illegali – aggiunge il consigliere comunale. “Vogliamo più formazione, più prevenzione seria sui giochi d’azzardo, sale dedicate, personale qualificato. Siamo contrari a una legge proibizionista, i luoghi sensibili e i distanziometri non portano a nulla, sono controproducenti.”

 

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