Voucher. Cgil dell’Alto Adige critica il nuovo lavoro accessorio

“Quanto successo in questi giorni è uno schiaffo alla democrazia. Per questo motivo la Cgil metterà in campo una serie di iniziative per contrastare la reintroduzione di fatto dei voucher, che il Parlamento, solo poche settimane fa, aveva abolito”. La denuncia arriva dal segretario della Cgil altoatesina, Alfred Ebner.

Come a livello nazionale, anche a livello locale, la Cgil invita i cittadini a firmare un appello, disponibile in tutte le sedi del sindacato in Alto Adige. L’obiettivo è sollevare la questione di illegittimità di tali decisioni sia presso la Corte di cassazione, che ha annullato il referendum sull’abrogazione dei voucher in ragione di un provvedimento legislativo smentito pochi giorni dopo da un altro, sia presso la stessa Corte Costituzionale.

“Oltre al ricorso nelle sedi giudiziarie – spiega in una nota il segretario Ebner – si chiede l’intervento del presidente della Repubblica per tutelare il diritto dei cittadini a esprimersi con il proprio voto in un referendum. E’ la prima volta, infatti, che un Governo interviene strumentalmente con un decreto per impedire una consultazione popolare e, a distanza di pochi giorni, promuove un’iniziativa parlamentare per reintrodurre ciò che il referendum intendeva abrogare”.

Per la Cgil si tratta di una “violazione democratica e un affronto ai cittadini che hanno sostenuto i referendum proposti dal sindacato”.

Per esprimere la propria contrarietà al provvedimento, il sindacato promuove una grande manifestazione per il 17 giugno a Roma con l’obiettivo di “difendere la democrazia, contrastare la precarietà e a favore di un lavoro dignitoso tutelato e con il pieno riconoscimento dei diritti”. Una delegazione altoatesina prenderà parte all’iniziativa.

In foto: Alfred Ebner