Bolzano. Autonomia, riforma dello Statuto, Bolzano e Trento ancora lontane

La Regione, il complicatissimo nodo da sciogliere.

Il nodo da sciogliere è sempre lo stesso. La Regione, si, no, o come nella elaborazione della Riforma per lo Statuto di autonomia. Vedute sempre lontane, al di là della forma sempre attenta e ponderata. Garbato incontro ieri dei vertici della Consulta trentina e della Convenzione altoatesina, Giandomenico Falcon e Jens Woelk presidente e vicepresidente della prima, e Christian Tschurtschenthaler con Edith Ploner e Laura Polonioli per la seconda che si sono incontrati a Trento per discutere sul modus operandi. L’incontro a Palazzo Trentini ha confermato la distanza di vedute che accompagna da sempre l’opinione sul ruolo della Regione. Più esplicito Christian Tschurtschenthaler: “Vogliamo trasferire alla singole Province tutto quanto sia ora di competenza legislativa della Regione”, ha detto. Falcon invece attenua i toni, indicando la base comune sulla quale poter orientare una possibile intesa.”C’è una condivisione significativa di parte dei due organismi, Consulta e convenzione, nel concepire la Regione come risorsa e strumento di collaborazione a disposizione delle due Province – sostiene Falcon – individuandola come base comune, sulla quale si innestano differenze di tono e accentuazione.” Secondo Tschurtschenthaler, aspirando Bolzano ad avere tutte le competenze legislativa necessita della Regione per avere più forza con Roma, rispetto a quanta ne avrebbe se la Provincia fosse sola. Walter Viola, vicepresidente del Consiglio provinciale trentino è moderatamente ottimista. “C’à stata un’apertura – conviene – fino a qualche tempo fa la Regione per il sudtirolo era un tabu, oggi almeno viene considerata come possibile elemento di coordinamento. Non è ancora chiaro se la Regione avrà un proprio protagonismo istituzionale, ma mi auguro che si riuscirà a trovare un accordo”

Nei documenti predisposti finora Convenzione e Consulta non sono entrate nel dettaglio delle competenze , “ma l’idea di base condivisa da entrambe  – precisa Falcon – è l’aspirazione all’autogoverno in tutte le materie in cui non vi siano evidenti ragioni in contrario

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