Bolzano. Accoglienza, il Sindaco sollecita la Provincia a fare la sua parte.

Caramaschi protesta: ”La lentezza della Provincia nel trasferire i migranti da Bolzano al territorio non è più accettabile.”

Bolzano non può sopportare da sola tale situazione. Bisogna accelerare lo spostamento in periferia di almeno 300 migranti”, così risponde il sindaco Renzo Caramaschi con una presa di posizione dal tono deciso alle dichiarazioni di Luca Critelli rese ai media locali. Critelli, responsabile della Ripartizione Politiche Sociali della Provincia ha dichiarato, scrive Caramaschi, “che il Sindaco ha partecipato a tutti i tavoli di lavoro sulla accoglienza dei richiedenti di protezione internazionale ed è a conoscenza della tempistica e dei numeri relativi al piano di distribuzione in Provincia. Critelli, però” – contesta il Sindaco – “non tiene conto del fatto che tale piano risulta ancora in gran parte disatteso. Ciò significa che da ottobre a febbraio, quattro mesi durante i quali 350 richiedenti asilo, secondo le previsioni di Critelli dovevano essere trasferiti in altri Comuni della Provincia, non è successo assolutamente nulla” afferma il sindaco. ”Anche della disponibilità per un centinaio di posti in strutture già appartenenti al Demanio militare a San Candido e a Bressanone ancora nessuna novità.” Da riunione di ottobre ad oggi – fine aprile 2017 – di mesi ne sono passati sei e solo un centinaio di migranti è stato smistato in altri comuni altoatesini. Una quarantina di richiedenti asilo sono stati trasferiti ad inizio aprile a S. Candido, altrettanti a Lana e un piccolo contingente di 25persone a Renon. Rimangono ancora sulla carta i trasferimenti a Silandro (fine aprile 40 persone), Bressanone (maggio-giugno 60 persone) e Laives (maggio 60 persone). “La lentezza di tali trasferimenti motivata dalla necessità di adeguare le strutture di accoglienza ed i conseguenti ritardi accumulati, non sono però accettabili”.

Bolzano – ricordano il Sindaco e l’Assessore comunale alle Politiche Sociali Sandro Repetto – in questo momento accoglie 745 cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale. Per la Provincia il numero non dovrebbe superare quota 475, secondo lo Stato 350. “Va da sè – conclude Caramaschi – che occorra accelerare nell’azione di spostamento in periferia di un certo numero di migranti (almeno 300) inseriti nel programma di assistenza internazionale in modo da alleggerire il capoluogo da una pressione che non è giusto ricada solo sulla popolazione di Bolzano”.

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