I giudici romani annullano la sentenza di secondo grado per carenza di motivazioni.
La condanna in secondo grado a sette anni di reclusione inflitta dalla Corte d’appello di Bolzano all’imprenditore S. U. per il fallimento della Lanabau è stata annullata dalla Corte di Cassazione per carenza di motivazioni. Secondo fonti stampa i giudici della Corte d’appello avevano accorpato in un unico procedimento le impugnazioni di due distinte sentenze emesse in primo grado con rito abbreviato per bancarotta fraudolenta. Ora, come disposto dai giudici della Suprema Corte, il processo d’appello dovrà essere ripetuto, ma nel frattempo alcune imputazioni minori sono destinate ad estinguersi per via dell’istituto della prescrizione.
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