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Furti, colpiti cinque parrucchieri in meno di un mese

2 Novembre 2016

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Furti, colpiti cinque parrucchieri in meno di un mese

Federacconciatori: escalation inspiegabile. Corrarati: verifica con le forze dell’ordine.

E sono cinque, in meno di un mese. Stamane un altro parrucchiere aderente a Federacconciatori di CNA-SHV ha avuto un brutto risveglio: ha trovato segni di effrazione nella porta del suo locale. Altri 4 acconciatori, nei giorni scorsi, avevano subito furti, con la tradizionale “spaccata”, o tentati furti.

“Una escalation inspiegabile – afferma Emanuela Cagnon, presidente di Federacconciatori – perché nelle nostre attività non abbiamo macchinari costosi e non lasciamo che pochi spiccioli in cassa prima di chiudere bottega. Al massimo, qualche prodotto di bellezza. Dopo aver passato al setaccio i bar, sembra che i ladri adesso abbiano preso di mira i parrucchieri. Consigliamo a tutti i titolari di chiudere la finestrella sopra la porta d’ingresso, spesso aperta per arieggiare i locali, assicurarsi di aver chiuso tutte le serrature, potenziare l’illuminazione davanti al negozio come deterrente, se quella pubblica è insufficiente, e confidiamo in una maggior presenza delle forze dell’ordine e nelle segnalazioni dei cittadini”.

Claudio Corrarati, presidente di CNA-SHV, aggiunge: “Non solo parrucchieri nel mirino, ai quali va la nostra solidarietà, ma anche fiorai e pizzerie a taglio negli ultimi giorni. Abbiamo diverse segnalazioni dagli associati, l’impressione è di essere sotto assedio. È trascorso poco più di un anno dal protocollo sulla sicurezza che abbiamo firmato con il Commissariato del Governo e i rappresentanti delle Forze dell’Ordine. Riteniamo opportuno fare il punto della situazione per capire se i furti e tentati furti sono in aumento o se è solo una nostra impressione”.

Molti artigiani e titolari d’impresa si sono attrezzati con telecamere, vetri e portoncini blindati e sistemi di allarme anche grazie alla campagna di sensibilizzazione di CNA-SHV e alla possibilità di accedere alle detrazioni fiscali apposite. “Ma non possiamo vivere blindati e perdere un’ora ogni mattina per aprire bottega – sottolinea Corrarati – solo per spegnere tutti gli impianti e aprire i sistemi di blindatura. Ogni furto o tentato furto, al netto della polizza assicurativa che dovrebbe coprire i danni, comporta comunque due o tre giorni di chiusura dell’attività per sistemare i locali. Cosa cercano i ladri? Soldi in cassa? Non ne abbiamo in banca, figuriamoci se ne lasciamo in azienda. C’è uno schema merceologico nei furti? Quale categoria sarà la prossima? Vorremmo aprire noi ogni mattina la saracinesca della bottega, non certo trovarla aperta o danneggiata da malviventi nella notte”.

In foto: Emanuela Cagnon, presidente di Federacconciatori