Vivace scambio di opinioni tra Arno Kompatscher, Roberto Bizzo e Alessandro Urzì.
Toni accesi in Consiglio provinciale sui “Macro e microtoponimi fascisti in provincia di Bolzano”. Questo il titolo della mozione presentata da Südtiroler Freiheit, Freiheitlichen e Bürger Union e appoggiata dalla SVP. Roberto Bizzo, presidente del consiglio provinciale, ha reagito con indignazione affermando che “la Repubblica italiana è nata dalla lotta al fascismo” e che la posizione espressa è “anacronistica e contro la convivenza“.
“Un’ingiustizia c’è stata,– ha ribattuto il presidente Arno Kompatscher – si è cercato di sopprimere la cultura tedesca da questa terra, questo è un dato di fatto. È dalla fine della seconda guerra mondiale che si cerca di trovare una soluzione. Ora si punta a una soluzione pragmatica, dato che non si è provveduto alla fine del fascismo, quando forse sarebbe stato più semplice.”
Dura anche la reazione di Alessandro Urzìdi Alto Adige nel cuore. “Con questa mozione sostenuta da Svp e secessionisti i nomi di luogo in lingua sono dichiarati “fascisti” e come tali da epurare a cento anni dalla loro introduzione, oggi che sono ormai divenuti, dopo quattro, cinque generazioni, patrimonio di tutti gli Italiani che in Alto Adige. Una cosa gravissima.”
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