Alps Move 2016 apre ufficialmente alla Raiffeisenhaus di Lana con tre spettacoli

Alps Move 2016 apre ufficialmente alla Raiffeisenhaus di Lana con tre spettacoli che spostano il focus della danza contemporanea sulla scena locale ed i suoi danzatori attivi in regione e all’estero. Il primo appuntamento il 21 ottobre alle ore 20.00 con Marion Sparber.

Dopo il preludio “en plein air” con lo spettacolo Anima_Animus di Riccardo Meneghini e Giulia Piana, il festival Alps Move, della Cooperativa Sudtirolese Teatro Danza apre la sua nuova stagione sul palcoscenico della Raiffeisenhaus.
Quest’anno il festival si articolerà su tre mesi portando la danza contemporanea ed il teatro di innovazione a Lana, Bolzano, Innsbruck e Merano. I primi appuntamenti si terranno dal 21 al 23 ottobre presso la Raiffeisenhaus di Lana e saranno tutti il risultato dell’impegno degli artisti altoatesini residenti in regione e all’estero.

L’apertura è riservata alla ballerina Marion Sparber, originaria di Nalles ma da anni attiva come danzatrice ed insegnante a Berlino. Il 21 ottobre alle ore 20.00 porterà in scena i suoi spettacoli Eight e The Ripe and Ruin, i primi in collaborazione con Nerea Martínez Martín, ballerina originaria dei Paesi Baschi, a sua volta danzatrice e coreografa. Entrambe le coreografie hanno un’aspirazione quasi cosmogonica nel voler rappresentare una sorta di mitologia fondata sui cicli di nascita – morte – rinascita. Eight celebra la forma perfetta del numero otto, intesa come simbolo dell’infinito, che rimanda alla fitta trama di connessioni in cui l’uomo è immerso come parte infinitesimale di un universo infinito. The Ripe and Ruin celebra invece il decadimento come parte essenziale di un ciclo che conduce alla rinascita e lascia spazio al nuovo.
Le due performance saranno intervallate da un video di Keren Chernizon, una regista indipendente brasiliana, residente a Berlino. Keren da tempo ricerca con passione il rapporto tra il movimento espresso nella danza e la telecamera. I suoi film sono un’esplorazione di come il cinema possa interagire con la danza per potenziare le capacità espressive di entrambe le forme d’arte.
Il festival prosegue il 22 ottobre, sempre alla Raffeisenhaus di Lana con lo spettacolo di una compagnia attiva nel territorio regionale. Errante Teatro Danza, nata nel 2013 dall’iniziativa del ballerino Jesus Lezameta e della performer Silvia Morandi, elabora attraverso la danza una riflessione sulle interazioni tra individuo, ambiente e società, spesso in collaborazione con Gabriella Maiorino, coreografa riconosciuta a livello internazionale ed attiva in Olanda, Italia, Francia e Brasile. Lo spettacolo che Lezameta e Morandi presentano in collaborazione con la Maiorino prosegue il filo conduttore di questa edizione del festival, la riflessione sull’identità di genere, inaugurata dallo spettacolo Anima_Animus di Riccardo Meneghini, vera e propria rappresentazione coreografica del difficile rapporto tra l’elemento femminile e l’elemento maschile coesistenti nella natura di ogni individuo. Mirror(s) coinvolge invece direttamente il pubblico nello spazio dell’azione, dando rappresentazione attraverso la danza ad esperienze legate alle differenze di genere e alle identità fluttuanti.
Lo spettacolo prevede la presenza di un massimo di 20 persone, e verrà rappresentato due volte alle ore 20 e alle ore 21.30. Si consiglia di prenotare il posto.
L’ultimo spettacolo che verrà rappresentato a Lana sul palco della Raiffeisenhaus si terrà il 23 ottobre alle ore 20.00 e vedrà protagonista Evelin Stadler, danzatrice nata a San Paolo, formatasi alla Folkwang-Universität der Künste di Essen, e attiva da anni tra Berlino, Essen e Münster.
Lo spettacolo della Stadler coinvolgerà un numero piuttosto nutrito di artisti: sul palco le danzatrici Anastasia Kostner, Bettina Helmrich, Maristella Tanzi ed Evelin Stadler, accompagnate da un ensemble di musica contemporanea, l’Ensemble Phorminx, costituito da flauto, clarinetto, violoncello, percussione e soprano, che eseguirà musiche di John Cage, Luigi Nono, Frank Gerhardt e Robin Hoffman.
Uncanny Valley è una coreografia che ruota intorno all’affascinante rapporto tra uomo e macchina, tra il pensiero ed il cuore, l’artificio e la natura. E’ un lavoro dedicato all’uomo in quanto essere pensante ed emotivo e alle manifestazioni di questa dialettica insita nella sua natura. La musica ed i musicisti fanno parte a loro volta della messa in scena, rendendo così il dialogo tra musica e danza un processo in divenire, in cui i brani conoscono tramite la trasposizione coreografica un ampliamento del loro significato.
Il Festival Alps Move proseguirà nel mese di novembre a Bolzano con altri tre appuntamenti: il 18 novembre al teatro comunale di Gries Drama Sound City della compagnia torinese Stalker Teatro e Umrisse vom Ich oder Du di Sarah Merler, a cui seguiranno il 30 novembre a Museion le performance di Santija Bieza e Yunjung Kim.
Per informazioni e ticket scrivere a tickets@alpsmove.it o consultare il sito www.alpsmove.it.
In foto: eight sparber
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