Bolzano. Caramaschi, “rifiuti da Trento, ben vengano”

Termovalorizzatore sottoutilizzato, auspicabile l’importazione. Cauta l’assessora Lorenzini.

“Sarebbero benzina ottimale per questo impianto attualmente sottoutilizzato i rifiuti importati dal vicino Trentino. La decisione ovviamente spetta alla Giunta”. Questa la riflessione del sindaco Caramaschi che ieri con la Giunta al completo ha visitato il termovalorizzatore. Sindaco e Assessori sono stati accompagnati nella visita guidata dal direttore dell’impianto Marco Palmitano e dal presidente di Ecocenter Stefano Fattor.

L’impianto di Bolzano smaltisce i rifiuti urbani e speciali assimilabili dei 116 Comuni altoatesini ed ha una capacità di trattamento di oltre 130.000 tonnellate di rifiuti l’anno. Il termovalorizzatore del capoluogo, oltre a smaltire i rifiuti, produce energia elettrica e calore per il teleriscaldamento. Attualmente è utilizzato circa al 70% delle sue potenzialità.

Concordano con il Sindaco, sia pure con sfumature differenti, tutti i colleghi di Giunta, da Luis Walcher al vicesindaco Christoph Baur, i quali dopo aver visitato l’impianto alcune settimane fa avevano suggerito la visita dell’intera Giunta.

Anche l’assessore Angelo Gennaccaro – referente regionale del Ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti – ricorda che “nel decreto sblocca Italia è prevista la possibilità che lo Stato proceda al commissariamento dell’impianto qualora esso non sia utilizzato in modo ottimale. Molto cauto il commento dell’assessora Marialaura Lorenzini (Verdi) che auspica l’attuazione di un meccanismo virtuoso che eviti di costruire un altro termovalorizzatore quando l’attuale sarà dismesso.

Il Sindaco sottolinea i vantaggi del funzionamento a regime completo del termovalorizzatore, ovvero la possibilità di utilizzare energia prodotta per alimentare il teleriscaldamento in città con l’abbattimento dell’uso delle caldaie a gasolio e dunque un miglioramento complessivo della qualità dell’aria. Purtroppo però non spetta al Comune di Bolzano decidere sul metodo di raccolta e quindi l’eventuale importazione da fuori provincia – Trento o altre località – bensì alla Giunta provinciale.

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