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Addio a Umberto Eco, maestro del pensiero e della comunicazione

20 Febbraio 2016

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Addio a Umberto Eco, maestro del pensiero e della comunicazione

Addio a Umberto Eco, maestro del pensiero e della comunicazione

Ieri sera all’età di 84 anni ci ha lasciati Umberto Eco. È stato uno dei più straordinari semiologi, filosofi, esperti di estetica medievale, linguisti e narratori italiani degli ultimi tempi. La sua bravura ha reso nota l’Italia in tutto il mondo. Grazie al suo celebre romanzo “In nome della rosa”, il medioevo occidentale era divenuto interessante anche per coloro che di storia non si interessavano affatto. Certo, si tratta di un romanzo e come tale va letto. Purtroppo ora non c’è più, anche se i suoi preziosi insegnamenti resteranno e lo renderanno presente in futuro per coloro che lo vogliano seguire studiando i suoi scritti.

Eco, nato ad Alessandria il 5 gennaio 1932 visse prevalentemente a Milano, città che amò moltissimo. Il feretro del professore dovrebbe essere esposto martedì prossimo alle 15 nel corso di un rito civile al Castello Sforzesco. La stragrande maggioranza delle persone ricorda Eco come autore dei successi letterari, come “Il nome della rosa”, “Il pendolo di Foucault” e “Numero Zero”, per citarne alcuni. Eco però è stato anche autore di numerosi saggi di semiotica, estetica medievale, linguistica e filosofia. Quanti scrivendo la propria tesi di laurea si saranno avvalsi del suo prezioso saggio “Come si scrive una tesi di laurea”, edito dalla Bompiani ancora nel 1977? Già, Umberto Eco di lauree ne sapeva qualcosa.

Nel 1961 iniziò la sua carriera universitaria che lo portò a tenere corsi, in qualità di professore incaricato, in diverse università italiane: Torino, Milano, Firenze e, infine, Bologna dove ottenne la cattedra di Semiotica nel 1975, diventando professore ordinario. A Bologna  fu anche direttore dell’Istituto di Comunicazione e spettacolo del DAMS, dove poi diede inizio al Corso di Laurea in Scienze della comunicazione, divenendo infine Presidente della Scuola Superiore di Scienze Umanistiche e coordinatore dell’attività dei dottorati bolognesi del settore umanistico. Nel corso degli anni insegnò anche in varie università straniere tra cui UC-San Diego, New York University, Columbia University, Yale, Collège de France, École Normale Supérieure. Nel 1988 fondò il Dipartimento della Comunicazione dell’Università di San Marino e dal 2008 fu professore emerito e presidente della Scuola Superiore di Studi Umanistici dell’Università di Bologna. Nell’ottobre 2007 si ritirò dall’insegnamento per limiti di età. Ricevette 40 lauree honoris causa da università europee e americane, come quella del 2014, conferitagli dall’Universidade Federal do Rio Grande do Sul, di Porto Alegre, in Brasile. Indimenticabile quando nel giugno 2015 in occasione della laurea in comunicazione conferitagli dall’Università di Torino, Umberto Eco rilasciò severi giudizi sui social del web che, a suo dire, permetterebbero a qualsiasi imbecille di porsi sullo stesso piano di un vincitore del Premio Nobel. Benché le affermazioni di Eco, a loro volta, suscitarono vivaci polemiche, dovrebbero farci riflettere. Presto uscirà il suo ultimo libro, ‘Pape Satan Aleppe’, edito da La nave di Teseo. Lo ha annunciato all’Ansa Elisabetta Sgarbi. Si tratta di un libro di saggistica e di interventi su temi di attualità. Che dire, l’Italia, l’Europa, il mondo piange la perdita di un grande uomo che seppe pensare con la propria testa. E forse sull’onda del suo impegno intellettuale ci riusciremo anche noi.