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M5s attacca TG1. Carbone (Pd) “intimidazione scandalosa”. Gasparri “incassano smentite e vogliono querelare? Chiedano scusa”.

16 Gennaio 2016

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M5s attacca TG1. Carbone (Pd) “intimidazione scandalosa”. Gasparri “incassano smentite e vogliono querelare? Chiedano scusa”.

Quella portata avanti dal Tg1 diretto da Mario Orfeo è una campagna filogovernativa che umilia in modo imbarazzante il pluralismo televisivo. Il primo telegiornale italiano continua a costruire casi su notizie inesistenti come quella di Pomezia, mentre ignora argomenti seri come quello dei tre consiglieri del comune di Catania che hanno legami con persone legate alla mafia“. Lo afferma la deputata 5stelle Dalila Nesci, presentando una nuova interrogazione parlamentare sull’edizione di ieri del Tg1.  “Non si parla del caso Catania dopo che lo stesso è approdato in commissione Antimafia perché le vicende che riguardano esponenti del Partito democratico non possono venire raccontate da chi vuole restare attaccato alla propria poltrona, sopravvivendo ai possibili valzer di nomine aggrappandosi alla sottana del renzismo”, conclude la portavoce M5S in commissione di Vigilanza Rai. “È scandaloso il tentativo di intimidazione contro un telegiornale della Rai, da chi, come il M5s, guida la commissione di Vigilanza con Roberto Fico. Gli attacchi ingiustificati contro il Tg1 servono ad evidenziare il nervosismo e il panico che regnano nel M5s“. Lo afferma Ernesto Carbone, deputato del Pd. “Vanno capiti – prosegue – vorrebbero che tutti i guai che hanno combinato da Nord a Sud, nei comuni dove amministrano, venissero silenziati, d’altronde il silenzio è l’unica linea che hanno tenuto sul caso Quarto. Purtroppo sono convinti che quello che i giornali scrivono o va in onda nei Tg, spetti a loro deciderlo, o meglio, ai padroni Grillo e Casaleggio. Alla faccia della democrazia e del pluralismo“.
Tre scimmiette grilline, Di Maio, Fico e Di Battista, non hanno sentito, non hanno visto e non hanno parlato, ma da Quarto e Pomezia incassano smentite. Le vicende erano state rese note dalla stampa, giravano sui Social. Si infrange il mito della purezza, del giustizialismo portato alle estreme conseguenze. Del resto, un movimento che ha alla testa uno come Grillo condannato per omicidio colposo e un personaggio inquietante come Casaleggio non può che vivere di versioni di comodo. Minacciano querele? Piuttosto chiedano scusa perché pretendevano purezza assoluta da altri ma stanno dimostrando solo incapacità. Il mito dei grillini è stato spazzato via dalla loro mancanza di trasparenza”. Lo afferma il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri. Il plotoncino di consiglieri comunali ‘grillini’ a sostegno di Rosa Capuozzo si ridurrà sicuramente dopo le ultime due dimissioni di Alessandro Nicolais e Lucia Imperatore. I due surroganti, Carlo Poerio e Raffaele Formato, hanno fatto sapere che non accetteranno di entrare in una formazione senza il simbolo di M5S. Pertanto l’ex gruppo pentastellato si ridurrà a 14 unità, che continuerà ad essere maggioranza rispetto ad una opposizione formata da 9 consiglieri.  “La maggioranza dei consiglieri rimane compatta sulla linea di Rosa Capuozzo – afferma Gianluca Carotenuto, consigliere che da qualche settimana è entrato nella civica assemblea, in surroga di Ferdinando Manzo, dimessosi a fine dicembre per motivi personali, prima che la vicenda giudiziaria entrasse nel vivo -. Da 16 passeremo a 14, un numero, comunque, sufficiente per continuare a sostenere l’amministrazione e a procedere nel programma del sindaco“.  La coesione del gruppo, comunque, sarà verificata a inizio settimana. Prevista una iniziativa di sostegno alla Capuozzo per martedì sera alle 20,00 in occasione dell’audizione nella capitale, da parte della commissione antimafia. Un nutrito gruppo tra consiglieri e simpatizzanti seguirà il sindaco a Roma, in pullman, attuando un presidio nei pressi della sede della commissione.
Il sindaco, intanto, ha informato attraverso il suo staff che parlerà ai giornalisti solo dopo l’audizione in commissione antimafia. Intanto sta lavorando al varo della nuova giunta, monca, al momento, di tre assessori, tutti dimissionari. Sta cercando di individuare personalità forti e con specifiche competenze nei ruoli chiave dei settori Urbanistico, Lavori Pubblici e Finanze. Non sarà semplice, soprattutto ora che è stata estromessa dal M5S. Dovrà scegliere all’esterno del bacino pentastellato, tra personalità vicine alla linea scelta in seguito all’espulsione.

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