Evidentemente l’Italia non è solo il Paese di Michelangelo e Leonardo, ma anche di episodi assurdi come quello accaduto qualche settimana fa a Genova, dove un uomo di 40 anni è stato violentemente picchiato da sei persone, tra cui due donne. Motivo dell’aggressione? Un presunto “sguardo” ad un uomo sull’autobus. I primi giornali a dare la notizia sono stati la “Stampa” e il “Secolo XIX”. Secondo quanto riportato anche dal Corriere online, la compagna dell’uomo malmenato avrebbe riferito che la vittima stava tornando a casa con un amico quando sull’autobus una ragazza improvvisamente lo avrebbe insultato, intimandolo a non guardare il proprio compagno. Purtroppo non sarebbero bastate le scuse del malcapitato e così lo avrebbero aggredito in sei, usando probabilmente persino delle catene. Nonostante fosse notte, il ferito è riuscito a trascinarsi fino a casa. Le conseguenze della violenza subita non tardarono ad arrivare, poiché la mattina dopo, come riporta il giornale genovese, l’uomo è stato trasferito in ospedale e sottoposto a un lungo intervento neurochirurgico alla testa per via di un ematoma cerebrale. Le forze dell’ordine sono alla ricerca dei presunti aggressori e siccome l’autista del mezzo avrebbe visto la scena senza intervenire, sarebbe stato denunciato per favoreggiamento. È naturale che spetti alla magistratura ricostruire la dinamica della tragica vicenda e pertanto non si possono fare valutazioni di carattere penale. In ogni caso quanto è successo è gravissimo e considerando che il movente potrebbe essere l’omofobia dovrebbe farci maggiormente riflettere. Nel Paese dell’arte, della letteratura e del diritto c’è spazio per l’odio contro chi non è conforme alla massa? No, non nell’Italia democratica, dove tanti hanno lottato e continuano a lottare per una giustizia giusta.
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