Margheri, Spagnolli non ha ancora risposto, mentre la SVP pone il suo veto

La situazione politica del centrosinistra a Bolzano piuttosto confusa è nota a tutti. Guido Margheri, Coordinatore provinciale di Sel da noi contattato, prende posizione sulla questione.

Signor Margheri, abbiamo appreso che il Sindaco di Bolzano uscente Luigi Spagnolli ha intenzione di accettare il sostegno di una lista civica in cui candiderà Matteo Bonvicini. È ipotizzabile comunque una coalizione con Sel per le prossime elezioni comunali di Bolzano?

L’operazione politica, ideale è programmatica avviata da Spagnolli nel segno di un trasformismo deteriore rompe con la storia migliore della Città e rappresenta un ritorno al passato, ma, soprattutto rischia di consegnare le chiavi di Bolzano ai poteri forti e alla Provincia. Non basta quindi il ritiro di questa o quella faccia, ma sono necessari robusti e inequivocabili passi indietro.

A prescindere dagli eventuali partner di coalizione per la candidatura di Spagnolli, non è chiaro quale sia il programma. Voi come Sel cosa proponete?

Noi di SEL abbiamo già presentato da una settimana le nostre proposte di scelte fondamentali. In sostanza si tratta di recuperare un ruolo del Comune capoluogo nell’autonomia anche attraverso lo sviluppo di forme di autogoverno, una più equa distribuzione delle risorse e il recupero di una vera potestà nel governo del territorio nel segno del primato dell’interesse pubblico. Inoltre è necessario ridefinire le vere priorità dell’azione amministrativa puntando su politiche sociali più eque ed efficaci, su cultura e innovazione, sulle infrastrutture ferme da troppo tempo. Il necessario rapporto con i privati deve essere inserito in un chiaro sistema di regole e priorità.  Non abbiamo ancora ricevuto una risposta seria se non i veti della SVP e le affermazioni imbarazzanti del Sindaco.

Qualora non si dovesse trovare un’intesa con Spagnolli, correrete in coalizione con i Verdi e con la lista di Luigi Gallo?

La spregiudicata operazione di Spagnolli rompe con una politica di centrosinistra e con i veri interessi della Città. Se lui è il PD intraprendono questa strada noi ne seguiremo un’altra. Una coalizione di centrosinistra ci sarà comunque sulla scheda elettorale anche per dare espressione al disagio e all’indicazione di molti elettori ed elettrici. 

Un’ultima domanda secca. Fino ad ora abbiamo già nove candidati per la carica di sindaco a Bolzano. Non sono troppi?

Sono sicuramente un segno di perdita di credibilità della politica e per questo occorre evitare trasformismo e personalismi esasperati e puntare sui contenuti e sulla credibilità delle cose fatte in questi anni. 

Claudio Calabrese

Giornalista pubblicista, scrittore.

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Claudio Calabrese

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