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Gli insegnamenti della contessa

2 Febbraio 2015

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Gli insegnamenti della contessa

Claudia de Medici fu famosa per il suo mecenatismo, al tempo (il 1600) la contessa finanziò vari progetti che oggi potremmo definire “sociali”. Oltre ad aver creato il magistrato mercantile di Bolzano, si prodigò alla costruzione di teatri e fiere (che oltre al commercio stimolavano scambi culturali). Inoltre fu particolarmente attenta ai poveri e disagiati, pagando di tasca propria il restauro e l’ingrandimento dell’allora ospedale bolzanino. Non fa meraviglia che oggi, la scuola a lei dedicatele sia crocevia di progetti sociali. Per molti anni il De Medici faceva rima con stenografia e dattilografia, scuola che sfornava “segretari d’azienda”. Nel mondo d’oggi tale scuola si è evoluta verso professioni più moderne e inerenti alla nostra società, quali operatori impegnati nel turismo e nel sociale. Quest’ultimo aspetto ci è descritto molto bene dalla professoressa Rosanna Notaro che si occupa appunto dell’organizzare supporti e tirocini per i propri studenti, impegnati nel settore sociale. Questo tipo d’approccio è progettuale ci spiega la professoressa, gli studenti vengono inseriti come supporto in strutture e associazioni, quest’aspetto è fondamentale: i ragazzi hanno un ruolo attivo e partecipe (che gli viene riconosciuto in crediti formativi spendibili poi alla maturità) e non di mera osservazione. Il De Medici ha stretto intensa collaborazione con Young Caritas, che impegna circa novanta ragazzi, che in tutto l’Alto Adige hanno aderito al progetto “Regalare Tempo”. Il numero dei partecipanti cresce negli anni e con esso il numero delle ore di volontariato donate dai ragazzi. Al momento sono circa 1800 le ore di volontariato svolte dai giovani di “Regalare Tempo” in varie strutture del territorio: case di riposo, centri giovani, scuole elementari, asili e molto altro. “ “Regalare Tempo” rappresenta un’importante occasione di scambio e incontro, in cui i ragazzi hanno la possibilità di mettersi in gioco, sperimentare le proprie potenzialità e scoprire i loro talenti nascosti. Il progetto insegna il valore della gratuità, molto caro alla Caritas e si differenzia in questo da altri progetti di inserimento volontari, presenti sul territorio: i giovani offrono il loro tempo gratuitamente, senza alcun ritorno economico o materiale. Ogni scuola decide liberamente se e quanti crediti concedere al ragazzo che ha partecipato come volontario.”Ce lo riassume cosi la responsabile Isabella Distefano. Ma i ragazzi cosa ne pensano? Serena, Elisa e Sara, della 3 E si dicono soddisfatte e motivate e descrivono l’esperienza come formativa e utile alla professione futura. Colpisce la parola”divertimento”, aiutare gli altri con gioia non può che avere ritorni di un certo livello. Un plauso va a questi raggi e alla professoressa Rosanna Notaro, particolarmente impegnata nel costruire tali percorsi ai suoi studenti.Se v’è per l’umanità una speranza di salvezza e di aiuto, questo aiuto non potrà venire che dalla scuola, perché li si costruiscono i cittadini del domani.ci ricordava la Montessori, questa frase è parafrasata perfettamente dalle attività formative proposte alla scuola superiore “De Medici “ di Bolzano.

Marco Pugliese

In foto: Claudia de Medici/ritratto di Lorenzo Lippi

Giornalista pubblicista, originario di Bolzano si occupa di economia, esteri, politica locale e nazionale