Il regista e drammaturgo Reinhard Auer in tournée in Georgia

Dei numerosi personaggi del mondo del teatro altoatesino, Reinhard Auer è uno dei più rappresentativi. Residente a Vienna, ma molto attivo in terra nostrana, questo big dello spettacolo spazia dall’arte drammatica al mondo della regia. Infatti è molto apprezzato per le sue particolari raffigurazioni teatrali, sia in Alto Adige che all’estero. Dopo aver riscosso un grande successo in terra altoatesina con il recente “Andorra” di Max Frisch, ora Auer partirà per la Georgia per inscenare una delle opere teatrali più significative di Bertolt Brecht, “Madre Coraggio e i suoi figli”. Il capolavoro di Brecht, scritto alla vigilia della seconda guerra mondiale, ha come scopo la denuncia della guerra come l’orrore per l’umanità. Nell’opera emerge l’intento di Brecht di descrivere la mentalità degli oppressi con tutte le sue terribili contraddizioni.

Infatti quest’opera è ambientata durante la guerra dei trent’anni tra il 1624 e il 1636 in Polonia, Svezia e Germania in cui una vivandiera, Anna Fierling, cerca di guadagnarsi da vivere vendendo merci nelle zone combattute. Essendoci la guerra, gli affari le vanno bene dato che i soldati sono gli unici a detenere sufficiente denaro per acquistare la sua mercanzia. Lei così si limita a seguire l’esercito cattolico e protestante. Sfortunatamente la guerra le farà perdere i suoi tre figli lasciandola sola con i suoi preziosi affari.

È interessante come la “piccola capitalista” non si renda conto quanto sarà oppressa dai “grandi capitalisti”, vale a dire i regnanti del tempo, gli unici che unicamente s’interessano delle sorti delle guerre dai quali dipendono gli affari dei piccoli come lei. Questo dramma antimilitarista è da considerarsi anche anticapitalista. E anche in questo caso, come spesso nei drammi brechtiani, la protagonista è una donna coraggiosa, forte e con un’energia vitale inesauribile. Il netto contrasto tra la capitalista e la madre, “Madre Coraggio” appunto, si fondono anche se in lei prevale la volontà d’affermazione negli affari che la rende cieca d’innanzi alle tragedie che le si presentano. Indurita dalla guerra, non si renderà conto del male di questa, cercandovi nuovi sbocchi commerciali.

Reinhard Auer presso il Teatro di Stato di Poti in Georgia, appena allestito l’anno scorso, con una capienza di 600 posti, inscenerà il noto dramma di Bertold Brecht con un complesso di 20 attori. La prima è prevista per il 27 marzo. Conoscendo le capacità di Auer sicuramente inscenerà Brecht con grande maestria, diversamente da come lo si vede di solito. Comunque presto ne sapremo di più, intanto caro Reinhard in bocca al lupo…

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