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Il web? Non è tutto come sembra…

10 Dicembre 2017

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Il web? Non è tutto come sembra…

(Prima parte)

Internet è una proiezione del mondo reale, i social network ci stanno traghettando in uno scenario in cui il nostro io virtuale popola una sorta d’universo parallelo. Capita che l’io reale a volte non sia parallelo a quello virtuale. In rete si tende a dare bella mostra delle proprie virtù, a volta ci si descrive come si vorrebbe essere più che come effettivamente si è. Il deep web, o web oscuro non è altro che quella porzione di spazio virtuale assai simile ad una di mondo anarchico in cui tutto ciò che è illecito è lecito.

In Internet esistono quasi tutte le componenti della vita umana di chi vi naviga, dalla farmacia al negozio online, passando per le fonti di informazioni e per i cosiddetti punti d’incontro.  

Ma cosa si trova in questo grande mare nero? In realtà poca etica, ci si lascia andare ad azioni non esattamente legali, quali possono essere lo scambio di droghe, il traffico illecito di danaro, informazioni e quant’altro. 

Chi mastica d’informatica sa che Internet è un posto praticamente infinito, in cui ogni giorno c’è qualcosa da scoprire, in maniera esattamente speculare rispetto alla vita umana.

Esattamente cosa è il Deep Web?

Internet è fatto di nodi, blocchi d’informazioni raggiungibili con gli algoritmi dei motori di ricerca e programmi di navigazione. (Firefox, Explorer, Safari tra i più comuni) Qualcuno, anni addietro, mappò la rete, in espansione come l’Universo, i nodi somiglianti a galassie ed i browser delle astronavi in cui digitare indirizzi di stazioni da visitare. Il deep web è la zona di Internet volontariamente tenuta nascosta dai motori di ricerca, algoritmi non “visti” dai browser più comuni. Da non confondersi con il concetto di dark Internet (che è un sottoinsieme del deep web ma rappresenta “soltanto” una serie di computer semplicemente inaccessibili attraverso la rete), alcune statistiche da parte di analisti meticolosi confermano che oggi il deep web viene principalmente usato per il traffico illegali di droghe ed armi.

In questo universo nero è possibile smerciare credenziali di carte di credito, account di diversi conosciuti servizi online (Amazon in cima alla lista), dati ed informazioni riservate, dati personali, oggetti rubati e “ferri del mestiere”, senza poi dimenticare le comunità di discussione – che esistono, oh se esistono – popolate da produttori e consumatori. Siamo sul pesante, vero?

Ma in questo luogo sperduto si trovano anche dissidenti, sostenitori di cause sociali, personaggi “scomodi” o semplicemente fuggitivi, spie e ladri di dati.

Ammontano a 400 miliardi i documenti complessivi, contro i “soli” 4.6 miliardi di pagine web indicizzate da Google dell’Internet “in superficie”.

Ma perché non “vediamo” nulla?

Avete presente le tecniche Seo per ottimizzare i siti web nei motori di ricerca? In pratica i nodi del deep web agiscono al contrario: immunizzano dai crawler (dei software faro che indicizzano pagine web) e blindano qualsiasi documento generato in ambiente oscuro. Una zona deep indicizzata non sarà più tale e verrà cancellata in automatico.

Ma come si naviga in questo mare oscuro?

La rete “pulita “ pullula di guide, tutorial e strumenti accessibili a tutti per “andare a fare un giro” nella parte più nascosta ed intricata del web, non ve le consiglio. Nel deep web più profondo ci entrate solo tramite le vostre conoscenze aggiunte all’abilità tecnica.

In tutti i casi accedere al deep web (nella sua parte più superficiale) è relativamente semplice: basta utilizzare TOR ed un qualsiasi browser (la soluzione migliore è TOR Browser bundle) e recarvi in un sito come The Hidden Wiki, che vi condurrà verso una serie di siti onion (quindi appartenenti al deep web) dai quali potrete avviare la navigazione. La raccomandazione? Sempre la medesima: fate molta attenzione a come vi muovete o farete la fine di quei turisti che entrano nel Bronx con un Rolex in bella vista al polso.

Ma si rischia?

Nessuno può dirvelo. Una ricerca sbagliata potrebbe farvi scaricare sul vostro Pc i file d’upgrade dei B-2 Spirit, i famosi bombardieri nucleari. In quel caso rischiate un mandato di cattura internazionale con annessa Fbi al seguito. Qualche spia industriale potrebbe decidere d’usarvi come “fattorino di dati involontario”. In quel caso vi ritroverete dietro le sbarre senza neanche saperne il perché. La materia affascina ma ricordate che gli strumenti che vengono offerti per navigare sicuri, non garantiscono in quella parte Rete nulla. Tenete a mente che l’unica macchina sicura è una macchina spenta…

La curiosità va tenuta a bada, soprattutto se non siete esperti del mestiere né sapete come muovervi. Sono parecchi gli avventori finiti dietro le sbarre. Inoltre il deep pullula d’agenti segreti e polizia internazionale. Lo Stato Islamico utilizza questi canali (attenzione potete essere tracciati tramite geolocalizzazione). Nel 2015 un drone Usa fece a pezzi con un razzo un terrorista Isis scovato in un negozio online della Rete oscura. Il “negozio” era fasullo e registrava la localizzazione dello smartphone utilizzato in tempo reale, i droni in volo sulla Siria fecero il resto. Un pacco venne consegnato ma non nella forma sognata dallo sciagurato ed ingenuo terrorista. Russi ed americani se le danno di santa ragione in questo web nero. Scambio di piani tattici, schede tecniche, schemi di basi, foto satellitari. In realtà più che la storiella dei killer a pagamento (un mercenario e professionista utilizza altri canali, anche questi “servizi” risultarono spesso creati a tavolino) sono realissime le spese “in missili”, “armi varie” e perfino “set d’assemblaggio per ordigni nucleari sporchi” (bombe convenzionali arricchite con uranio).

Vi basti sapere che, qualche tempo fa, diversi gestori di un arcinoto market appartenente al deep web sono finiti in manette.

Se frequentate questi siti (ma è sconsigliato, ne tratteremo nel secondo articolo) l’unico buon suggerimento è di procurarvi una buona VPN come i veri pirati (ma vi dovete anche sobbarcare i rischi). Una buona VPN ha server posti in luoghi sicuri e non registra logs delle sessioni dei suoi utenti. Una delle VPN migliori accessibile a tutti e facile da usare è IPVanish.

La vostra identità a rischio

La vostra identità in questo web sperduto è a forte rischio. Persone senza scrupoli potrebbero “rubarvela” ed utilizzarla per scopi poco leciti. Potrebbero anche spiarvi dalla webcam e comprare a nome vostro oggetti di vario tipo o semplicemente forzare “siti web” spacciandosi per voi.

IMPORTANTE

Tutto ciò che è stato scritto ed illustrato è utile ad evitare di finire nei guai. L’autore e la testata non sono responsabili d’eventuali usi distorti delle informazioni qui date, il cui scopo è meramente informativo.

 

 

Giornalista pubblicista, originario di Bolzano si occupa di economia, esteri, politica locale e nazionale