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Bolzano. Consigliera provinciale Elena Artioli, rissa, aggredita, sì, no, ma come?

9 Giugno 2018

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Bolzano. Consigliera provinciale Elena Artioli, rissa, aggredita, sì, no, ma come?

Lo scontro avviene in via Mendola in un appartamento di cui l’immobiliarista proprietario ha consegnato le chiavi alla consigliera Elena Artioli di Team Autonomie affinché sia lei a decidere sui lavori di ristrutturazione visto che andrà lei ad abitarlo in affitto. Nell’appartamento, dove Ramzi M’Henni ventottenne artigiano tunisino sta lavorando, arriva nel primo pomeriggio di giovedì- 7 giugno – Elena Artioli accompagnata da tre uomini. C’era tensione, racconta dal letto dell’ospedale San Maurizio M’Henni dove si trova con la parte sinistra del corpo ricoperta da ematomi e con sospetto trauma cranico, perché è da circa un mese e mezzo da che egli ha iniziato a lavorare con una lista dei lavori ha continuato ad allungasi. “Allinizio – racconta l’artigiano – avrei dovuto soltanto imbiancare le cinque stanze, ma poi allimbiancatura si sono aggiunti il rifacimento di due bagni, la sostituzione dei termosifoni comperati a Verona insieme alla signora Artioli, la sostituzione delle tubature in piombo con nuove in pvc e il rifacimento delle tracce dellimpianto elettrico. Tuttto senza modificare limporto pattuito allinizio, né la data di consegna dei lavori fissata per il 15 giugno.”Ecco perché la tensione giovedì 7 giugno è esplosa quando la signora è arrivata con i tre uomini. “ Mi ha detto che i lavori non andavano bene – prosegue MHenni – e io le ho risposto che quanto fatto era secondo le sue indicazioni , ma che in ogni caso non cera nessun problema. Bastava che mi pagasse per quello che avevo fatto e io me ne sarei andato. Quindi ho cominciato a filmare col cellulare i lavori effettuati, e allora uno degli uomini mi ha strappato di mano il telefonino , io lho ripreso e mi è arrivato un pugno in faccia. Credo di aver perso conoscenza per qualche istante e appena mi sono ripreso i tre mi tenevano bloccato sul pavimento e mi pestavano. La signora Artioli urlava «sei un musulmano di emme, vi odio tutti». Poi sono riuscito a scappare, ma voglio quello che mi spetta per i 45 giorni di lavoro e voglio giustizia”. Fin qui le dichiarazioni del tunisino dal San Maurizio, dove i sanitari non hanno ancora formulato una prognosi, ma all’interessato avrebbero detto che sarà superiore ai 20 giorni. Se così sarà, la denunica scatterebbe d’ufficio. Sull’altro fronte, l’Artioli è stata medicata per contusioni guaribili in 15 giorni. La consigliera rimanda al suo avvocato per avere sue notizie , il quale da Roma spiega che “la signora Artioli è stata vittima di una violenta aggressione e al momento non se la sente di parlare.

Foto, Elena Artioli, ha riportato contusioni guaribili in 15 giorni