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Scuole estive, critica la UIL: “Figli sempre più lontani dalle famiglie”

16 Aprile 2024

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Scuole estive, critica la UIL: “Figli sempre più lontani dalle famiglie”

Il sindacato Uil Scuola analizza il decreto del ministro Giuseppe Valditara con lo stanziamento di 400 milioni per le scuole estive. “In Alto Adige situazione differente ma dobbiamo fare di più per permettere ai bambini di stare con i loro genitori. Non creare parcheggi”.
Quattrocento milioni di euro per tenere aperte scuole primarie e secondarie anche d’estate. Il decreto firmato dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha aperto una breccia in un muro non certo secondario per il mondo della scuola. Innescando discussioni ma anche riflessioni su quali siano le reali esigenze della nostra società. Un cambio di focus che il sindacato della Uil Scuola prova a suggerire con le parole del segretario regionale Marco Pugliese che, nell’organizzazione, ha anche la delega ai temi economici. Siamo, insomma, all’incrocio dei pali tra formazione ed economia e non è detto che stiamo davvero mettendo al centro i valori giusti. Anche a fronte di 80 milioni di euro in più rispetto all’anno scorso per attività che non faranno altro che allontanare ancora più spesso i figli dalle loro famiglie.

“Non è docenti contro il resto del mondo”

“La premessa principale è che le famiglie devono avere qualcosa cui poggiarsi ma va anche detto che altre realtà non hanno i servizi che abbiamo qui in Alto Adige. Penso, per esempio, all’Estate Ragazzi ma non solo. Purtroppo il mondo del lavoro è cambiato in peggio”. Il dato di fatto, però, è che il quadro macro-economico è cambiato, specie nel rapporto tra economia e formazione. “Sono cambiate le politiche del lavoro e economiche. Capiamo tutti, per esempio, che dare soldi alle famiglie sottoforma di bonus per poi girarli agli enti ha poco senso. Bisognerebbe, al contrario, permettere ai genitori di lavorare meno avendo una serie di permessi per stare con i figli. La scuola non è e non deve mai essere concepita come un parcheggio. Senza contare che i nonni vanno in pensione sempre più tardi e che il periodo di stacco da scuola è prezioso per molteplici motivi e per permettere ai piccoli di avere esperienze diverse. Le politiche neoliberiste portano, invece, a queste derive e non mettono al centro l’essere umano. Porre la questione come insegnanti contro resto del mondo non ha alcun senso”.

“Sceglieranno i collegi docenti”

Da un punto di vista tecnico, invece, il collegio docenti continuerà ad avere ampio potere. “Se decideranno di votare delle attività diverse – specifica Pugliese – dovranno farlo con le risorse interne. Non si capisce nemmeno se come ore di straordinario. A lettura della proposta del ministro, peraltro, dovrebbero occuparsene enti e associazioni. Non solo, nel decreto si parla di fondi PNRR per potenziamento materie STEM (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica) ed educazione motoria. Andranno a bando come i corsi proposti in corso d’anno e questo vale per ogni ordine e grado”.

“Meno ragazzini abbandonati a loro stessi”

Il sindacato Uil si è apertamente dichiarato contro il patto di stabilità. “Queste conseguenze del neoliberismo sono una delle motivazioni che ci portano ad essere contrari al Patto di Stabilità. Perché non pensiamo a far passare più tempo alle famiglie senza pensare che la soluzione sia sempre l’attività strutturata? Magari tornando a far vivere i cortili e con qualche campo da calcio in più. Sembrano sciocchezze ma sarebbe la vera soluzione al problema sul lungo periodo ma nessuno avanza questo tipo di ragionamento. Chiaro, costa di più ma probabilmente si risparmierebbe anche su molte criticità sociali non avendo ragazzini abbandonati a se stessi con frequenza”. Aiuterebbe a definire meglio anche il ruolo dei docenti. “Anche gli insegnanti devono capire le esigenze ma questo deve avvenire solo assieme ad una presa di coscienza dello Stato per dare più tempo alla famiglia. L’essere umano è davvero ancora al centro? Dimostriamolo”.