“Più impegno per salvare il pianeta” sollecita Julia Unterberger, Presidente del Gruppo per le Autonomie

“Si celebra oggi la giornata mondiale della Terra, un evento nato negli Stati Uniti nel 1970, sull’onda di una serie di disastri ecologici che colpirono una parte dell’opinione pubblica americana sul costo ecologico dei consumi e di uno sviluppo industriale senza freni. 54 anni dopo siamo immersi in una crisi climatica e ambientale dagli effetti devastanti.”Lo scrive in una nota la Presidente del Gruppo per le Autonomie, Julia Unterberger.
“Nonostante l’evidenza della crisi – aggiunge – assistiamo a una crescente ostilità verso le politiche per la riconversione ecologica del sistema produttivo e sociale.
Lo vediamo anche in Italia, con un Governo che si oppone a tutte le iniziative europee per ridurre le emissioni inquinanti, dalle norme contro lo spreco energetico delle abitazioni a quelle contro l’inquinamento delle automobili con motori a scoppio, per non dire del divieto alla carne coltivata che invece potrebbe rivelarsi una valida alternativa per abbattere l’inquinamento prodotto dagli allevamenti intensivi. Eppure l’Italia è uno dei paesi europei più esposti al disastro ecologico.
Tra siccità e aumento degli eventi atmosferici estremi, i danni alle abitazioni, alle infrastrutture e alla produzione agricola crescono di anno in anno.
I costi che non si vogliono pagare adesso sono nulla rispetto a quelli che si pagheranno nel giro di pochi anni: diverse porzioni del pianeta diventeranno inabitabili, con enormi implicazioni in termini di flussi migratori. Per non dire dei danni all’agricoltura, dei problemi legati alla nutrizione di una popolazione mondiale in costanza crescita, della tenuta anche della montagna, non in grado di reggere sempre più alte temperature.
Questa giornata serva per sensibilizzare sul fenomeno, prendendo atto che non è più tempo di parole. Se si vuole salvare il pianeta, la politica agisca in fretta.”

Foto, Julia Unterberger