Cronaca Esteri Giustizia Interviste Italia Politica Salute Sanità Ultime Notizie

ESCLUSIVO. Le nuove decisioni dell’OMS. L’avvocato Luis Maria Pardo: “Diritti umani in pericolo”

17 Marzo 2024

ESCLUSIVO. Le nuove decisioni dell’OMS. L’avvocato Luis Maria Pardo: “Diritti umani in pericolo”

La negoziazione prosegue nel riserbo più totale: nessuno conosce la bozza dell’emendamento al Regolamento Sanitario Internazionale (RSI), che consentirà all’OMS di godere di poteri assoluti, in termini di sanità pubblica. Il Ministro Schillaci ha assicurato che l’Italia non aderirà al nuovo Trattato pandemico che, tuttavia, rappresenta uno strumento diverso dal Regolamento: “Non sono la stessa cosa” -sottolinea l’avvocato Luis Maria Pardo-, che aggiunge: “Per scongiurare il rischio della mancata ratifica da parte dei singoli Stati e un referendum popolare in grado di bloccare quanto previsto dall’OMS, si sta travasando il contenuto del Trattato nel Regolamento”. L’OMS si è data appuntamento alla fine di aprile: sarà l’ultimo incontro prima della votazione programmata per il 28 maggio, in occasione della 77ª Assemblea generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Abbiamo affrontato le tematiche in questione insieme all’avvocato Pardo, da tempo impegnato nella tutela dei diritti umani.

Avvocato, negli ultimi mesi si discute tanto di Trattato pandemico e di RSI (Regolamento Sanitario Internazionale). Di che cosa si tratta?

“Quando è scoppiata la pandemia l’OMS ha indotto le Nazioni a dotarsi di un Trattato finalizzato a prevenire altre, future catastrofi in ambito sanitario. L’obiettivo era quello di evitare gli errori commessi in epoca Covid. Invece il Regolamento Sanitario Internazionale (RSI) esisteva già. Alcune Nazioni mal digerivano il nuovo Trattato e per questo l’OMS ha ritenuto di introdurre un emendamento all’RSI: in pratica, per evitare la mancata ratifica del Trattato da parte dei Paesi membri oppure referendum che l’avrebbero messo in discussione, l’Organizzazione Mondiale della Sanità vorrebbe travasare il contenuto del Trattato nell’emendamento. E chi sta negoziando con l’OMS, in rappresentanza degli Stati membri? La Commissione europea”.

Ecco, appunto. Qual è il ruolo della Commissione europea, in tutto questo?

“La Commissione europea sta negoziando con l’OMS in rappresentanza dei Paesi membri. Sta agendo esattamente come avvenne per i vaccini anti-Covid, quando concordò direttamente i contratti con le aziende farmaceutiche, nella segretezza più assoluta. La Commissione sarebbe competente limitatamente alla protezione dei dati e non per gli aspetti concernenti la salute dei cittadini europei. Le sono stati attribuiti poteri che non le spettano: si prefigura un super governo europeo, che oscurerà quello dei singoli Stati”.  

Il Ministro Schillaci ha assicurato che l’Italia non aderirà al Trattato pandemico dell’OMS e che non ci sarà alcuna cessione di sovranità. Possiamo dormire sonni tranquilli, dunque?

“Il Ministro sta giocando con le parole. Come ho spiegato in precedenza, l’OMS ha capito che avrebbe incontrato difficoltà nella ratifica del Trattato e perciò ha deciso di travasare il suo contenuto nel Regolamento, che verrà aggiornato attraverso l’emendamento, di cui nessuno conosce i dettagli. L’ultima bozza ufficiale dell’RSI risale a un anno fa: le trattative stanno proseguendo in gran segreto, all’insaputa di tutti. Le riunioni dell’OMS avvengono ogni tre mesi, ma nessuno è al corrente di ciò che deciderà per noi”.

Parliamo a questo punto dell’OMS: da chi è finanziata e chi detiene il comando all’interno dell’Organizzazione Mondiale della Sanità?

“Su questa tematica c’è troppa disinformazione. L’OMS è un’organizzazione periferica delle Nazioni Unite e che per questo gode di immunità e privilegi. Non si tratta né di un’organizzazione pubblica, né privata, poiché viene finanziata non solo dagli Stati membri ma anche da privati, che ovviamente perseguono i propri interessi. L’Organizzazione è piena di conflitti di interesse: com’è possibile che, tra i finanziatori, vi sono anche coloro che si occupano dello sviluppo e della commercializzazione di farmaci e vaccini? Della serie: ‘io ti finanzio e tu compri da me’”.

Iustitia Europa e Umanità e Ragione hanno depositato alla Corte penale internazionale de L’Aia una denuncia congiunta, affinché si indaghi sulla responsabilità dell’intera gestione Covid in Spagna, Italia e Portogallo. Può illustrarci i punti salienti di questa iniziativa?

“L’iniziativa è stata promossa per fare luce sull’intera gestione pandemica in Italia, Spagna e Portogallo. L’obiettivo è che si indaghi a 360°: dai lockdown ai contratti con le aziende farmaceutiche; dalle reazioni avverse -che vengono sminuite o negate- alle misure restrittive che sono state dichiarate incostituzionali in Spagna e in Portogallo. Pur avendo depositato la denuncia lo scorso autunno, non abbiamo ancora ricevuto la comunicazione di avvenuta ricezione dei documenti depositati. Incredibile! Seneca disse: ‘Niente assomiglia tanto all’ingiustizia quanto la giustizia tardiva’”.

In nome della ‘scienza’, del progresso e della sicurezza si stanno adottando misure che comprometteranno libertà e diritti inderogabili: certificato sanitario, identità digitale, l’abolizione del contante. Ci avviamo verso un futuro distopico?

“Ci viene raccontato che questi provvedimenti vengono presi per la nostra sicurezza e per la nostra incolumità. Quando però uno Stato vende la propria libertà in nome della sicurezza si rompe automaticamente lo Stato di diritto. Cosa dicevano durante la campagna vaccinale? Che bisognava vaccinarsi per sé stessi e per gli altri, cioè per il bene della collettività. Ma così vengono meno lo Stato di diritto e la democrazia”.

Negli ultimi quattro anni siamo stati bombardati da informazioni a senso unico: è stato negato il contraddittorio e le opinioni dissenzienti rispetto alla narrazione dominante sono state silenziate. Con l’avvento del Digital Service Act (DSA) diventerà sempre più difficile esprimere anche semplicemente un’opinione?

“Assolutamente. Conterà un’unica opinione: la von der Leyen ha dichiarato, a Davos, che le Istituzioni devono recuperare la fiducia dei cittadini. Considerato che i canali istituzionali si sono rivelati, ai tempi del Covid, la principale fonte di disinformazione, è evidente che l’obiettivo è quello di tappare la bocca ai piccoli media indipendenti. Ormai te lo dicono in faccia: il DSA è stato approvato dalla maggioranza dei voti italiani. Ma di cosa parliamo? Nemmeno Orwell avrebbe potuto concepire un simile scenario”.

Le elezioni per il parlamento europeo si avvicinano. Quali scenari si prospettano?

“Se la von der Leyen -che è la candidata del partito popolare europeo- verrà rieletta sarà un grosso problema”.