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Giornata del malato, irrinunciabile la vicinanza umana2 min read

11 Febbraio 2024 2 min read

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Giornata del malato, irrinunciabile la vicinanza umana2 min read

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“Abbiamo bisogno di persone che non temono il contatto con il prossimo, che difendono sempre la dignità e il valore di chi soffre. Non dobbiamo mai perdere la rete della vicinanza umana”: questi gli inviti ribaditi oggi, domenica 11 febbraio, dal Vescovo della Diocesi Bolzano Bressanone Ivo Muser durante la visita alla residenza per anziani Don Bosco di Bolzano in occasione della 32.ma Giornata mondiale del malato. Muser ha incontrato gli utenti e ringraziato personale e familiari per il loro servizio impagabile. Monsignor Muser ha ricordato che “queste strutture esprimono la nostra umanità e il nostro rispetto verso chi soffre. È importante ascoltare e stabilire un contatto personale con malati e bisognosi. Servono empatia, attenzione e servizio.”

Il vescovo ha ricordato che “il periodo della pandemia ci ha resi consapevoli della nostra vulnerabilità, fragilità e mortalità. Il difficile momento del lockdown ci ha mostrato cosa succede quando nella malattia e nel dolore perdiamo la rete della vicinanza umana.”

Per questo il vescovo ha ribadito che “abbiamo bisogno di persone che non temono il contatto con il prossimo, che sanno posare le loro mani sui malati e sui sofferenti, sugli anziani e sui morenti, che cercano la relazione. Persone che difendono sempre la dignità e il valore di chi sta male, nonostante la sua debolezza e fragilità.”

Da qui il profondo grazie del Vescovo “a operatori, volontari e familiari che si prendono cura, assistono e aiutano gli ammalati negli ospedali e le persone nelle diverse strutture, nelle case di riposo e a domicilio. Il vostro servizio è una testimonianza indispensabile.”

La Giornata mondiale del malato, ha aggiunto Muser, “offre ogni anno nuovo slancio per contribuire alla diffusione di una cultura rispettosa della vita, della dignità delle persone, della tutela dei più deboli e della cura dell’ambiente.”

Foto. Il Vescovo Ivo Muser, terzo da sinistra