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Angelo Gennaccaro, il politico degli equilibri difficili

27 Gennaio 2024

Angelo Gennaccaro, il politico degli equilibri difficili

Angelo Gennaccaro

Il 22 ottobre scorso in provincia di Bolzano hanno avuto luogo le elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale. Si erano presentate 16 liste elettorali. Nonostante le tante liste e i molti candidati, sono sati eletti solamente cinque consiglieri di lingua italiana, Angelo Gennaccaro, il più votato con 3.191 preferenze, Christian Bianchi con 3.098, Marco Galateo con 2.993, Sandro Repetto con 2.703 e Anna Scarafoni con 1.641. È un fatto che la legge elettorale preveda il criterio proporzionale e ahimè le maggioranze vanno trovate in Consiglio provinciale a elezione avvenuta. Questo a prescindere da annunci e dichiarazioni di principio più o meno sbandierati.
Immediatamente dopo il voto abbiamo avuto notizia di incontri e consultazioni tra la non poco ridimensionata SVP e i gruppi consiliari che il partito di maggioranza avrebbe gradito per formare la Giunta di governo. Non è stato facile risolvere l’annosa questione relativa alla presenza di uno o due italiani in Giunta. Persino l’Avvocatura dello Stato è stata scomodata dall’allora potenziale maggioranza per tutelarsi da eventuali ricorsi. Non sono certo che in caso ricorso al TAR la situazione non possa essere ribaltata, ma non è certo che le forze di opposizione abbiano veramente interesse a scombinare gli equilibri faticosamente individuati.
In ogni caso, a prescindere dalla composizione della Giunta provinciale, il vero vincitore degli italiani è l’ex assessore comunale di Bolzano Angelo Gennaccaro. La sua Civica ha avuto 7.301 voti, mentre a livello personale Angelo è l’italiano più votato con ben 3.191 voti. Si potrebbe dire un plebiscito popolare in suo favore. Ma ciò non è bastato per l’assegnazione di un suo posto in Giunta. Non sempre in Politica le cose vanno compre dovrebbero andare. Angelo lo sa e saggiamente ha fatto, come lui stesso ammette, un passo, non indietro, ma di lato. Nell’interesse della Comunità che da anni intende rappresentare, la sua decisione ora gli permetterà di essere un punto di riferimento per le due principali città altoatesine, Bolzano e Merano.
È spiacevole che certi amministratori di lungo corso subito dopo l’annuncio di queste deleghe speciali a favore di Gennaccaro si siano espressi con tono risentito quasi venisse svalorizzato il loro ruolo. Evidentemente non siamo ancora pronti per consentire ai giovani impegnati di fare il salto di qualità.
Che Angelo non sia un uomo con inclinazioni di destra lo dimostra tutta la sua attività politica fin qui svolta. Chi lo conosce può affermarlo con certezza. Nasce come politico di centro e come tale ha agito sia in Comune a Bolzano, trovando coesioni con le forze di maggioranza della città capoluogo e la stessa cosa saprà senza dubbio farla in Provincia con la maggioranza testé costituitasi.
Lo stesso Gennaccaro da noi interpellato ribadisce che è impossibile prescindere dal Governo nazionale nella situazione attuale per un rafforzamento dell’Autonomia sudtirolese in cui fermamente egli crede. Ricorda che prima di stigmatizzare l’azione politica degli altri ci si dovrebbe soffermare su atti concreti, come il programma di coalizione, il quale, tra l’altro, prevede anche l’istituto del Comitato di coalizione che si riunirà quattro volte l’anno o anche di più qualora ce ne fosse la necessità. Gennaccaro va anche fiero del fatto che il programma porti una visibile impronta Civica, come l’ampliamento della digitalizzazione ad ampio spettro, la sburocratizzazione, il sostegno ai giovani per farli rimanere in Alto Adige e l’Agenda Bolzano.

Foto, Angelo Gennaccaro

Giornalista pubblicista, scrittore.