Qualche genio tra gli studenti del Conservatorio bolzanino? Chissà…

È possibile che tra le fila degli studenti di composizione del conservatorio di Bolzano si nascondano un nuovo Mozart o un moderno Beethoven? Non resta che scoprirlo partecipando al concerto gratuito che il Festival di Musica Contemporanea di Bolzano, giunto quest’anno alla sua 49° edizione, riserva alle classi del Monteverdi, i cui studenti e studentesse saranno contemporaneamente impegnati nell’esecuzione e nella composizione di Nuova Musica.
L’appuntamento è il 5 novembre alle ore 18:00 nella Sala Michelangeli del conservatorio, dove ascolteremo le nuove partiture di quattro laureandi della classe di Composizione del professor Luca Macchi. Il programma comprenderà i brani “To Mariam and Laila” di Stefano Boccia, “Concerto per chitarra e piccola orchestra” di Roberto Zadra con lo stesso Zadra alla chitarra, “Bommerta” per ensemble di Stefania Helga Sigurdardottir ed infine “Remission” for ensemble di Simon Stampfer.
Ad eseguire queste nuove partiture sarà un ensemble costituito dagli studenti delle classi di strumento del conservatorio, diretti per l’occasione dal maestro Emir Saul.
Il Conservatorio è di nuovo protagonista anche nell’appuntamento del 12 novembre, sempre in sala Michelangeli alle ore 18:00, con il Monteverdi Percussion Ensemble, costituito da quattro studenti della classe di Percussione del Maestro Gian Maria Romanenghi: Max Calanducci, Giorgio Calvo, Luca Cassini e Francesco Marciano.
Sotto la direzione dello stesso Romanenghi il quartetto eseguirà alcuni capolavori degli ultimi decenni, partendo da “Drumming – First Part”, di Steve Reich, una delle voci più influenti del Novecento americano. Quest’opera capitale del linguaggio minimalista fu influenzata dalla breve visita di Reich in Ghana, dove ebbe modo di apprendere la tecnica del “phasing”, ovvero la consuetudine di eseguire insieme uno stesso pattern sfasandolo lentamente finché i due ritmi non risultano distanti anche diverse battute.
Segue il capolavoro per marimba sola ed elettronica del compositore australiano Nigel Westlake “Fabian Theory”.  Oltre ad essere un’importante figura del mondo musicale australiano Westlake è anche autore di diverse colonne sonore.
Un’altra voce relativamente giovane della musica contemporanea per percussioni è Casey Cangelosi, percussionista e compositore americano, di cui verrà eseguito “Bad Touch”, un brano per solo performer e playback, dal carattere puramente visuale, dove al performer è richiesto di mimare in playback la traccia audio della composizione. Della stessa natura è anche “Ceci n’est pas une balle” di Cameron Leach, dove la performance da musicale diviene quasi coreografica.
Infine troviamo “Aisha”, dell’italiano Carlo Boccadoro, per quartetto di percussioni, e “Marimba Spiritual” del giapponese Miki Minoru.

Foto. Roberto Zadra@Conservatorio Monteverdi Bz