Torna il Festival di Teatro danza con artisti locali ed dall’estero

Alps Move, il festival di teatro danza altoatesino, presenterà a partire dal 6 ottobre 17 nuove produzioni di cui molte in prima assoluta e in prima italiana, tutte all’insegna del movimento, dei linguaggi contemporanei della danza o della performance art. Da quasi vent’anni la rassegna richiama sul territorio danzatori, coreografi e registi che hanno costruito la loro carriera al di fuori della provincia, ma anche figure particolarmente attive sulla scena locale, non necessariamente di origine sudtirolese, portando i loro lavori non soltanto nel capoluogo ma anche su palchi più periferici come Lana, Merano e Bressanone.
In un momento storico di grande crisi ed incertezza il Collettivo Danza vuole dedicarsi con ancora maggiore intensità alla cultura, sinonimo di lavoro per la pace e impegno sociale.
Come sempre Alps Move apre a Lana – quest’anno venerdì 6 ottobre alle ore 20:00 presso la Raiffeisenhaus – con i primi spettacoli che vedranno sul palco i danzatori Hugo Olagnon e Giulia Manica, con una coreografia di Sabine Raffeiner, e Francesca Ziviani con un lavoro di cui è autrice e interprete. In Geistesblitz Olagnon e Manica interagiscono con un testo poetico di Paolo Quarta ed un video di Christian Lang, un approccio multimediale che è caratteristica tipica del teatro danza. Inizio invece conduce Francesca Ziviani alla ricerca di una verità profonda sepolta nella natura umana, una sorgente di ispirazione e energia ma anche violenza primordiale.
Il giorno dopo, sabato 7 ottobre alle ore 20:00, un secondo spettacolo animerà gli spazi della Biblioteca pubblica di Lana in Piazza Hofmann, un luogo che subisce l’affascinante trasformazione da luogo di lettura a spazio performativo grazie alle artiste Rebecca Dirler, Yunjung Kim ed Evelin Stadler. Con il suo Das Gefühl der Wirklichkeit Dirler tratta il tema a lei caro dello spaesamento della società moderna di fronte alla continua pressione e sovrastimolazione; la difficile ricerca di un equilibrio e di una forma di felicità. Kim invece in The Time Body tematizza la sua esperienza dell’essere straniera nel luogo in cui vive da molto tempo, il senso di solitudine ed estraniamento ed il bisogno di cercare stabilità e sicurezza. La produzione di Evelin Stadler è un video di danza dal titolo Anastasia tanzt Gertrud, il primo di una trilogia di ritratti danzati, un esperimento con cui la danzatrice cerca di sparire immergendosi nel mondo della persona ritratta, allontanando così l’onnipresente tentazione dell’autoreferenzialità.
Il festival si sposta l’8 ottobre prima a Bolzano, con un’azione della performer Elena Molinaro dal titolo Imago, che partirà alle ore 15:30 dal Monumento alla Vittoria per poi tracciare un percorso attraverso la città e alcuni luoghi significativi allo scopo di evocare e scambiare tra i partecipanti immagini di pace. Lo stesso giorno nel duomo di San Nicolò a Merano, alle ore 19:00, nuovamente Evelin Stadler proporrà nella chiesa una performance accompagnata da musica d’organo suonata dal vivo da Martin Lücker; sulle note di Frescobaldi, Messiaen, Sweelinck, Gerhardt e Huber, la danzatrice dialoga con la video-proiezione ispirandosi al trittico del pittore Karsten Kraft “La grande Crocifissione”.
Anche quest’anno un appuntamento bolzanino si svolgerà nel Teatro Comunale di Gries, il 12 ottobre alle ore 20:00, dove si esibiranno Sabine Raffeiner e i suoi danzatori Giulia Manica e Hugo Olagnon. Torna a Bolzano anche Marion Sparber con la sua compagnia per presentare la performance Von Anfang an der Dreiklangfang, di cui è coreografa ed interprete insieme ad Alan Fuentes Guerra e Efthymia Chatzakou. Nella stessa serata anche Cyclic Bliss, il pezzo di Anastasia Kostner, già protagonista del video di Evelin Stadler a Lana, che in questa ode alla femminilità e alla sua natura ciclica coinvolge anche la brissinese Sabrina Fraternali e Camilla Bundel.
Per la prima volta è ospite ad Alps Move anche la giovane video-maker Emma Giuliani con il suo lavoro di video-danza The Birdcage, in collaborazione con la danzatrice Vanessa Morandell.
Ritroveremo entrambe anche al Waag il 14 ottobre con una performance dal titolo Don’t Panic, che comprende l’utilizzo di diversi media tra cui una quinta sonora, il video e la “spoken word poetry”. La Casa della Pesa si trasformerà per l’occasione in un percorso attraverso tre performance, che vedrà protagoniste anche la lettone Santija Bieza con il suo Wu Wei, e Stefania Bertola con Balal, una performance che indaga con il linguaggio contemporaneo della danza i comportamenti di una società sempre più liquida.
Il festival si concluderà a Bressanone, all’Astra, il 21 ottobre alle ore 20:00. Troveremo due opere di video-danza: la prima di Rixa Rottonara, dal titolo Awakening, dove la danzatrice celebra la riscoperta della natura e dello spazio aperto dopo la chiusura pandemica; la seconda è invece On Forces That Affect Us, di Sarah Merler, che si confronta con la violenza degli elementi come metafora delle sfide nella vita di ogni essere umano. Sempre ad Astra ritroveremo anche Anastasia Kostner e Marion Sparber con i loro spettacoli.
Oltre al programma, Alps Move prevede anche alcuni eventi collaterali, come la breve performance di Hugo Olagnon dal titolo Vita tracciata, che si terrà a Merano in Biblioteca Civica il 7 ottobre alle 18:30 in occasione dei 30 anni di apertura della biblioteca, ed anche lo spettacolo per le scuole della compagnia Arteviva Teatro del 19 ottobre dal titolo …E allora disegno! e la tradizionale Contact Jam con Iosu Lezameta presso il Teatro di Gries il 14 ottobre dalle ore 14:30 fino alle 19:00.
I biglietti sono acquistabili direttamente alle casse del Teatro Comunale di Bolzano o telefonicamente allo 0471 053800. Online su www.ticket.bz.it o www.alpsmove.it