Diego Nicolini, tenace interprete del Movimento 5 Stelle

Diego Nicolini è Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle dal 2018 in Trento Alto Adige/Südtirol. Sta per concludersi il suo primo mandato e il prossimo 22 ottobre il manager e dirigente industriale, che da oltre trent’anni risiede in provincia di Bolzano correrà per la prossima legislatura.
Sono andato a trovarlo stamane in Consiglio provinciale in Piazza Silvius Magnago, dove mi ha accolto nel suo studio al terzo piano del maestoso palazzo.
Curioso di conoscere le ragioni che avevano spinto un manager ad avvicinarsi al Movimento 5 Stelle, Nicolini mi racconta che il suo interesse risale ancora ai primi anni Duemila, quando la Politica italiana stava vivendo un periodo di degrado incredibile. «Nel 2013 ho incontrato a Bolzano persone che poi hanno fatto carriera nel Movimento, come Riccardo Fraccaro e Paul Köllensperger», dichiara Diego Nicolini, ricordando che allora si percepiva un cambiamento in atto. Erano i tempi in cui Beppe Grillo era in ascesa. È noto che il fondatore del Movimento era riuscito a far accedere agli alti scranni della politica persone lontane dai partiti e dalle logiche di potere. «Ogni cambiamento è legato a delle difficoltà e persino dei problemi, come nel caso del Movimento 5 Stelle. Siamo stati un po’ ingenui, ma fortunatamente siamo rimasti genuini» – dice Nicolini con gli occhi scintillanti, mentre ricorda le innumerevoli volte in cui si trovò isolato nelle Commissioni legislative del Consiglio provinciale a battersi da solo per gli interessi dei cittadini.
Il Consigliere non fa mistero dei piagnistei di molti colleghi secondo i quali il mandato politico comporterebbe più sacrifici che motivi di soddisfazione, in particolare economica, perché costretti a rinunciare alla carriera professionale. Strana circostanza considerando che gli aspiranti al mandato politico in Provincia non mancano assolutamente.
In merito al limite dei mandati che il Movimento 5 Stelle fissa a solo due, Nicolini, pur rispettando la linea imposta dal suo partito, è convinto che bisognerebbe tener conto dell’esperienza accumulata nel tempo e dunque permettere ai propri militanti di candidarsi per altre istituzioni rappresentative, per garantire la solidità della classe dirigente.
Il manager pentastellato intende il suo mandato come pieno servizio ai cittadini e puntualizza che fu il Movimento a creare le basi di normative, orientamenti e istituzioni oggi così diffusi, come per esempio le Comunità di energia rinnovabile, ovvero le CER. Ricorda in particolare la figura di Dario Tamburrano, ex europarlamentare, nonché iniziatore del percorso legislativo che ha portato all’istituzione di questa modalità di produzione e consumo di energia incentrata su comunità, sostenibilità e resilienza.
Il Consigliere esalta, inoltre, l’importanza dell’incentivo del Superbonus 110, il quale è stato modificato ma mai abrogato e troppo spesso confuso con il bonus facciate anche da chi dovrebbe essere competente in materia. Aggiunge che i criteri antitruffa nell’agevolazione fiscale Superbonus 110 erano stati pienamente previsti.
L’imprenditore, che è un esperto CasaClima, fa presente senza giri di parole che gli obbiettivi del piano clima provinciale 2011 non sono stati raggiunti. «Il nuovo piano clima è ricco di dichiarazioni fumose – afferma – e ricorda che ogni anno in Alto Adige arrivano 8 milioni di auto per il traffico turistico e 2,4 milioni di Tir». Traffico che ha comportato un aumento esponenziale di CO2 negli ultimi 5 anni.
Il Consigliere critica molto anche i Sustainability Days del settembre scorso che si sono rivelati un flop assoluto e sottolinea che bisogna limitare il più possibile l’espansione del verde agricolo perché comporta l’aumento della deforestazione e arricchisce la speculazione. Il Consigliere Racconta che a suo tempo aveva tentato di frenare questo fenomeno con un emendamento, ma senza successo e che in quell’occasione non fu sostenuto neppure dai Verdi.
Anche sulle annose difficoltà della Sanità provinciale Nicolini non risparmia critiche, rilevando che la situazione è peggiorata a danno della Sanità pubblica in favore di quella privata. Pone l’accento sul fatto che dall’ottobre prossimo anche gli interventi, oltre alle visite specialistiche che già vengono effettuate intramoenia, ovvero al di fuori del normale orario o in regime privato, saranno svolte in privato. «Luis Durnwalder si era sempre rifiutato di creare una medicina a due classi», specifica il Consigliere, che nota l’aumento di cliniche private negli ultimi tempi. Ricorda anche la scarsa attrattività del settore sanitario a causa del bilinguismo e la proporzionale e che fu il Movimento 5 Stelle a suggerire il “bilinguismo graduale”, ovvero la possibilità di maturalo lavorando. Nel settore privato non c’è l’obbligo di bilinguismo e di conseguenza un abbassamento delle prestazioni pubbliche.
Il Consigliere Diego Nicolini si mostra decisamente contrario ai Comprensori sanitari perché causa di aumento di costi e della riduzione dell’efficienza aziendale.
Sulla Scuola in Alto Adige il Consigliere taglia corto definendo drammatica la situazione locale. «Spesso non è garantita nelle scuole la continuità didattica perché non è assicurata la stabilità dei docenti».
Al Consigliere sta a cuore anche la situazione dei tanti cittadini che non riescono a trovare casa a causa di una speculazione spietata. «In Alto Adige avremmo più case che persone e dovremmo gestire ciò che abbiamo fissando un tetto calmierato» – chiarisce Nicolini, il quale con entusiasmo mi annuncia che la lista elettorale del Movimento sarà, non solo eterogenea, ma anche “giovanissima”.

Foto, Diego Nicolini

Claudio Calabrese

Giornalista pubblicista, scrittore.

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