Bolzano. Hrůša dirige la GMJO al Teatro Comunale nella più grande e ambiziosa sinfonia di Gustav Mahler

Giovedì 17 agosto alle 20.30 il Teatro Comunale di Bolzano accoglie il secondo attesissimo concerto della Gustav Mahler Jugendorchester, l’orchestra giovanile che, assieme alle EUYO, fa tappa a Bolzano per la sua intensa residenza estiva.

Il concerto bolzanino sarà dedicato all’esecuzione della Nona Sinfonia di Gustav Mahler, considerata una delle opere più complesse e monumentali mai scritte dal grande compositore e direttore d’orchestra austriaco. A dirigere i giovanissimi talenti scelti fra oltre 2000 candidati provenienti da tutto il mondo, una delle stelle più brillanti del podio come il nuovo Direttore Ospite Principale dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa CeciliaJakub Hrůša.

Opera di 100 minuti tanto ingombrante quanto toccante, la Nona Sinfonia segna idealmente il passaggio di un’epoca, l’addio al Romanticismo e l’inizio della modernità. Composta tra il 1909 e il 1910, nel suo rifugio vicino a Dobbiaco, in Tirolo, è l’ultima delle Sinfonie che Mahler sia riuscito a completare. Suddivisa in quattro movimenti, rispetto alle precedenti sinfonie, la Nona viene unanimemente considerata la più unitaria e meditata, quella in grado di dare corpo al mondo interiore di Mahler, alla sua ansia di rinnovamento e, insieme, al suo struggente desiderio di un’umanità purificata nel ritorno alla semplicità originaria: un ideale disperatamente perseguito, ma inteso come irraggiungibile. Nello spartito, vero testamento esistenziale di Mahler, coesistono una fitta rete di associazioni e di rimandi fra cui il tema della morte o il suo presentimento – il compositore morirà infatti nel 1911 a soli cinquantun anni – ma anche un forte amore per la vita.

L’ascolto di questo capolavoro della musica sinfonica è un’esperienza radicale che sembra ricondurre a una dimensione metafisica, senza tempo.

Alban Berg, che potè assistere alla sua memorabile prima esecuzione a Vienna nel 1912, descrisse la Sinfonia come la cosa più magnifica che Mahler avesse scritto “Il primo tempo è la cosa più alta che egli abbia mai composto, l’espressione di un profondo amore per questo mondo, del desiderio di viverci in pace e di godere le bellezze della natura, prima che sopravvenga la morte. Giacché questa giunge ineluttabilmente“.

Divisiva, dirompente: all’epoca, quella che oggi viene considerata un punto di riferimento della musica di ogni tempo, suscitò reazioni e sentimenti contrastanti. In particolare, le tecniche compositive allora rivoluzionarie irritarono i contemporanei: Mahler sfruttò lo spazio tonale e si allontanò dalla forma sonata e dal dualismo tematico. L’abbandono quasi totale della melodia a favore di nuove strutture armoniche portò Theodor W. Adorno ad affermare che la Nona di Mahler era “la prima opera della Nuova Musica”.

Oggi, nelle mani di Hrůša, grande cultore della musica mahleriana, soprattutto nel suo ruolo di direttore principale dell’Orchestra Sinfonica di Bamberg, questo capolavoro senza tempo è pronto a riprendere vita e ad accendersi grazie all’entusiasmo dei suoi giovani e talentuosi interpreti.

Nata da un’intuizione di Claudio Abbado, nel 1992 la Gustav Mahler Jugendorchester fu la prima orchestra giovanile paneuropea ad offrire l’accesso a giovani musicisti provenienti dagli ex paesi comunisti, tenendo audizioni nei Paesi del blocco orientale. Molti di coloro che si sono formati nella Gustav Mahler Jugendorchester e nella European Union Youth Orchestra ricoprono oggi ruoli importanti nelle più acclamate orchestre del mondo. Oggi è una preziosa fucina per i giovani musicisti europei: ogni anno le audizioni si svolgono in oltre 25 città europee per selezionare, fra 2000 candidati, i migliori talenti che entreranno a farne parte. L’elenco dei direttori è tanto lungo quanto importante: si va da Claudio Abbado, l’iniziatore di questa orchestra giovanile, a Pierre Boulez, Christian Thielemann e Franz Welser-Möst.

Nato nella Repubblica Ceca, Jakub Hrůša è Direttore Musicale Designato della Royal Opera, Covent Garden (Direttore Musicale dal 2025/26), Direttore Principale della Bamberg

Symphony, Direttore Ospite Principale della Filarmonica Ceca e Direttore Ospite Principale dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. È stato anche Direttore Ospite

Principale della Philharmonia Orchestra. Collabora regolarmente con le principali orchestre del mondo. Tra le sue collaborazioni più recenti i suoi brillanti debutti con la Filarmonica di Vienna, la Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, l’Orchestre de Paris e la NHK Symphony, dalle quali è stato subito reinvitato. Si esibisce regolarmente con i Berliner

Philharmoniker, la Royal Concertgebouw Orchestra, la Mahler Chamber Orchestra, la Cleveland Orchestra, la New York Philarmonic e la Chicago Symphony.

Come direttore d’opera è stato ospite del Glyndebourne Festival e ha lavorato come Direttore Musicale del Glyndebourne on Tour. Ha inoltre diretto diverse produzioni in scena al Royal Opera House-Covent Garden, alla Staatsoper di Vienna, all’Opera di Zurigo e all’Opéra National de Paris.

Collaborazioni con solisti e cantanti di altissimo livello hanno incluso, nelle recenti stagioni, apparizioni con Behzod Abduraimov, Pierre-Laurent Aimard, Piotr Anderszewski, Leif Ove Andsnes, Emanuel Ax, Lisa Batiashvili, Joshua Bell, Jonathan Biss, Yefim Bronfman, Rudolf Buchbinder, Renaud Capuçon, Isabelle Faust, Bernarda Fink, Martin Fröst, Julia Fischer, Vilde Frang, Sol Gabetta, Véronique Gens, Christian Gerhaher, Kirill Gerstein, Vadim Gluzman, Karen Gomyo, Augustin Hadelich, Hilary Hahn, Barbara Hannigan, Alina Ibragimova, Janine Jansen, Karita Mattila, Leonidas Kavakos, Sergey Khachatryan, Denis Kozhukhin, Lang Lang, Igor Levit, Jan Lisiecki, Albrecht Mayer, Johannes Moser, Viktoria Mullova, Anne-Sofie Mutter, Kristine Opolais, Stephanie d’Oustrac, Emmanuel Pahud, Olga Peretyatko, Jean-Guihen Queyras, Josef Spacek, Jean-Yves Thibaudet, Daniil Trifonov, Simon Trpčeski, Mitsuko Uchida, Klaus Florian Vogt, Yuja Wang, Frank Peter Zimmermann e Nikolaj Znaider.

In campo discografico, alcune delle sue più importanti pubblicazioni includono Má Vlast di Smetana con i Bamberger Symphoniker (Tudor) e i Concerti per Orchestra di Bartók e Kodály con la RSB Berlin (Pentatone). Ha inoltre registrato la Symphonie fantastique di Berlioz, la Alpensinfonie di Strauss e la Asrael Symphony di Suk con la Tokyo Metropolitan Symphony Orchestra (Octavia Records), i Concerti per violino di Čajkovskij e Bruch con Nicola Benedetti e la Filarmonica Ceca (Universal), oltre a nove dischi di repertorio ceco con la PKF-Prague Philharmonia (Pentatone e Supraphon), dove è stato Direttore Musicale dal 2009 al 2015. Tra le sue più recenti uscite discografiche sono comprese le Sinfonie di Dvořák e Brahms con i Bamberger Symphoniker (Tudor), la Asrael Symphony di Suk con la Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks (BR Klassik) e il Requiem e il Te Deum di Dvořák con la Czech Philharmonic (Decca). Nel 2020 due delle sue incisioni – i Concerti per pianoforte di Dvořák e Martinů con Ivo Kahánek e i Bamberger Symphoniker (Supraphon), e l‘opera Vanessa di Samuel Barber eseguita con la London Philharmonic Orcehstra e il Glyndebourne Chorus (Opus Arte) – si sono aggiudicati il BBC Music Magazine Award.

Jakub Hrůša ha studiato direzione all’Academy of Performing Arts di Praga, tra l’altro con il celebre Jiří Bĕlohlávek. Attualmente è Presidente dell’International Martinů Circle e della Dvorak Society, ed è stato il primo vincitore del Sir Charles Mackerras Prize.

biglietti per la lunga estate in musica del Bolzano Festival Bozen sono acquistabili presso le Casse del Teatro Comunale in piazza Verdi 40 a Bolzano (Tel 0471 053800).
Le casse sono aperte secondo i seguenti orari: martedì – venerdì 11–14 e 17–19, sabato 11–14.
I biglietti sono acquistabili online sul sito www.ticket.bz.it e via email scrivendo a info@ticket.bz.it

Foto, Jakub Hrusa/c-Marian Lenhard