Ieri sera alla prima del festival di CastelCello un fantastico Andrei Ionita ha accontentato i ripetuti scrosci di applausi della gremita platea di Brunnenburg donando 3 bis indimenticabili.
Johann Sebastian Bach, Brett Dean, Domenico Gabrielli e George Crumb sono stati i pezzi musicali magistralmente interpretati da Andrei Ioniță per la prima del festival di Castelcello. Una prima strepitosa dunque per la rassegna giunta alla sua decima edizione. E’ lui dal 2015 l’unico a detenere la medaglia d’oro al Concorso Čajkovskij di Mosca e dopo il concerto di ieri si comprende perché! Notevole e sentita nel suo intimo l’interpretazioni della Suite N. 4 in mi bemolle maggiore per violoncello solo (BMW 10 10) di cui ha suonato Prelude, Allemande, Courante, Sarabande, Bourrée I e II e Gigue. Le Sei suites per violoncello solo di Johann Sebastian Bach sono tra le più note e più virtuosistiche opere scritte per violoncello, e furono scritte fra il 1717 e il 1723 presumibilmente per uno dei violoncellisti che all’epoca lavoravano alla corte di Köthen. La quarta suite è tecnicamente la più complessa per l’intonazione e per la presenza di numerosi allargamenti e cambi di posizione; il risultato infatti può risultare più scarno rispetto alle altre suites per la scarsa risonanza acustica sullo strumento, propria della tonalità di Mi bemolle Maggiore sul violoncello, poiché nessuna corda del violoncello è fra i gradi più importanti (tonica, sottodominante, dominante) della scala di Mi bemolle, differentemente dalle scale delle altre suites. In molte interpretazioni, la suite è contrassegnata da un carattere tormentato, a tratti cupo e malinconico. Il Preludio inizia con delle crome che impongono movimenti fra corde distanti fra loro che poi lasciano spazio ad una cadenza per poi ritornare al tema iniziale.
Del tutto inaspettata e straordinaria è stata l’interpretazione di “Eleven Oblique Strategies” composto nel 2014 da Brett Dean, dapprima violinista dell’Orchestra Filarmonica di Berlino, che ha iniziato a comporre nel 1988, e si è affermato come compositore di spicco. “Eleven Oblique Strategies” è una vera scoperta: le lezioni di Dean sembrano alimentare un notevole resoconto della “Sonata per violoncello solo” fisicamente e mentalmente impegnativa in cui però Ionita si aggira completamente a suo agio. Ionita ha un modo speciale di interpretare al meglio le melodie basse dell’Adagio e il suono distintivo delle sue quinte aperte, vibrante, effervescente, che sa raccontare le sue indiscusse capacità e il suo carisma come musicista.