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Linguaggio sensibile al genere, nuove linee guida della Diocesi

La copertina delle linee guida

La diocesi di Bolzano-Bressanone ha introdotto nuove linee guida per l’uso di un linguaggio sensibile al genere nelle sue strutture e istituzioni. “Con l’aiuto di queste linee guida si punta a rapportarsi con entrambi i generi in modo rispettoso e a renderli visibili nella Chiesa”, spiega il vicario generale Eugen Runggaldier, che presiede la commissione diocesana per la parità di genere. La nuova guida è disponibile online all’indirizzo www.bz-bx.net/it/linguaggio.html
La Commissione per la parità di genere della diocesi di Bolzano-Bressanone ha elaborato alcune indicazioni per favorire l’uso di un linguaggio che sottolinei l’apporto di donne e uomini alla vita della Diocesi: in particolare, per realizzare una comunicazione quanto più rispettosa ed evitare espressioni potenzialmente svantaggiose e discriminanti. Sono nate così le nuove linee guida per la Diocesi denominate “Linguaggio sensibile al genere”: il documento si basa sulle direttive per il rispetto del genere nei testi dell’Amministrazione provinciale altoatesina, che sono state adattate alle esigenze della Diocesi in collaborazione con l‘Ufficio questioni linguistiche della Provincia.
Per adottare un linguaggio che valorizzi l’identità di genere è importante ricorrere alla differenziazione: si tratta di riferirsi a donne e uomini usando il rispettivo genere grammaticale. “L’obiettivo del linguaggio sensibile al genere e quindi di queste linee guida è quello di rivolgersi a entrambi i generi in modo rispettoso e di renderli visibili”, spiega il vicario generale Eugen Runggaldier, che presiede la Commissione per la parità di genere.
Le nuove linee guida vanno applicate all‘interno della diocesi di Bolzano-Bressanone e delle sue strutture affiliate. Anche le associazioni e le organizzazioni ecclesiali, così come le parrocchie, vengono invitate a utilizzare una formulazione sensibile al genere nella redazione dei loro testi. Si confida – sottolinea la Commissione – che queste indicazioni possano rappresentare un prezioso contributo al superamento di barriere e stereotipi che ancora caratterizzano il quotidiano di molte persone, anche nella vita ecclesiale.
Dal punto di vista metodologico, il documento propone principalmente la formulazione “estesa“ di termini e frasi al femminile e al maschile: un gran numero di esempi e di proposte di formulazioni aiutano a facilitarne l‘uso pratico. Le linee guida diocesane vanno applicate in primo luogo nella stesura di nuovi testi, mentre quelli già esistenti vanno adattati alle nuove linee laddove vengano utilizzati frequentemente.

Raoul Ragazzi

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