Bolzano. L’Unione scrive alla Presidente Meloni, elevare i limiti dei “Fringe benefit”

Come noto, lo scorso anno, prima il governo Draghi e poi il nuovo governo Meloni, tramite i relativi Decreti Aiuti, avevano gradualmente innalzato il limite annuo massimo per i “Fringe benefit” di 258,23 euro fino a 3.000 euro, ma solo fino alla fine del 2022.
Tra questi benefit si annoverano anche i buoni acquisto, ricorda l’Unione commercio turismo servizi Alto Adige. Il grande vantaggio per le aziende è che i buoni acquisto per i collaboratori, almeno fino al limite annuo massimo previsto, sono esenti sia dalla normale tassazione sia dal versamento degli oneri sociali. Con l’inizio del 2023, invece, è tornato in vigore il limite annuo massimo di 258,23 euro.
“Molte aziende e datori di lavoro in Alto Adige sfruttano questa possibilità per premiare l’impegno e i risultati dei loro collaboratori con un buono acquisto”, ribadisce il presidente dell’Unione Philipp Moser che precisa inoltre il fatto ulteriore che l’innalzamento del limite massimo ha rappresentato un sostegno efficace per le aziende e il rilancio dei circuiti economici locali.
“Di fatto, le integrazioni retributive, così come gli altri strumenti del welfare aziendale, permettono alle aziende, in un periodo difficile come quello attuale, di intervenire a favore dei propri dipendenti in maniera rapida e fiscalmente conveniente”, chiarisce Moser.
Ora, il presidente dell’Unione ha indirizzato una lettera alla Presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni con l’auspicio di adeguare le regole per i “Fringe benefit” e, soprattutto, di rialzare il limite massimo per un periodo pluriennale. “Questo intervento darebbe alle aziende quella sicurezza nella programmazione, uno strumento di enorme importanza per innalzare la creazione di valore aggiunto a livello locale, rafforzare il potere d’acquisto e sostenere i collaboratori”, conclude Moser.
Foto. Philipp Moser