Al “Granaio” di Nomi, l’arte rende protagonisti i piccoli borghi trentini

“È un piacere partecipare all’inaugurazione della mostra di un importante artista trentino e milanese d’adozione, Piermario Dorigatti, protagonista delle arti figurative e attento indagatore della realtà umana e delle sue inquietudini. Un’esposizione realizzata appositamente per questo spazio, il Granaio di Nomi, che è frutto di una preziosa operazione di valorizzazione dei luoghi identitari del nostro territorio. La sfida che abbiamo di fronte è quella di far vivere gli spazi. Cultura e arte sono una risorsa formidabile in questo senso: perché creano non solo fruizione, ma anche condivisione e socialitá e sono una chiave di sviluppo per i nostri piccoli comuni, come l’evento di oggi può testimoniare”. Così l’assessore provinciale alla cultura Mirko Bisesti all’apertura della personale dedicata a Piermario Dorigatti, nel polo culturale del centro vallagarino.   
Originario di Trento, da oltre trent’anni a Milano, Dorigatti è un artista che ha nella pittura e nel disegno il suo principale mezzo di espressione. Nella sua elaborazione, si rifà all’espressionismo astratto e al surrealismo, nonché ad un uso gestuale del colore proprio dell’Action painting. La sua creazione si concentra sulla rappresentazione della figura umana, spesso deformata, in conflitto o in sofferenza. 
Esposte fino al 25 marzo al Granaio nella mostra intitolata “Incognita” sono 10 grandi tele ad olio e 4 silografie, site specific. Continuano così le iniziative ospitate nella storica struttura di piazza Battisti a Nomi.
All’inaugurazione hanno partecipato oltre a Bisesti e all’artista, il presidente del consiglio provinciale Walter Kaswalder, il sindaco di Nomi Rinaldo Maffei e gli altri sindaci della Vallagarina, assieme a tanti cittadini, ai numerosi appassionati d’arte che hanno riempito le sale del polo culturale. Un evento che ha visto anche la gradita presenza dei docenti trentini dell’Accademia delle Belle arti di Brera.

Foto, Mirko Bisesti e Piermario Dorigatti/c-Archivio Ufficio Stampa PAT