Morto il tredicenne in gita scolastica, rafforzare il rapporto Scuola Famiglia

La tragedia del giovane tredicenne caduto dal balcone in Valle Aurina ha scosso il mondo della scuola. La responsabilità dei docenti nelle uscite didattiche torna ad essere un tema di attualità. La Uil Scuola chiede un rafforzamento del patto tra scuola e famiglia. Molto dipende dall’educazione di base – afferma Marco Pugliese segretario regionale della Uil scuola – riportando in primo piano un nodo importante, quella della responsabilità dei docenti durante le gite scolastiche. La morte del giovane caduto dal balcone in Valle Aurina addolora profondamente anche i membri del sindacato della Uil Scuola e ripropone un tema che nell’organizzazione scolastica è delicato.
Personalmente – spiega Marco Pugliese – ho accompagnato classi in più di 40 gite e circa il 20% di queste per più giorni. Circa due all’anno e, talvolta, in sostituzione di alcuni colleghi che non intendevano accompagnare. Ricordiamo, infatti, che le uscite didattiche non sono una mansione obbligatoria ma facoltativa. Lo si fa praticamente gratis e con rischi enormi”.
Questo fatto drammatico propone una riflessione doverosa. Occorre comprendere l’imprevedibilità di certi incidenti, ma soprattutto l’impossibilità di un controllo quando, ad esempio, i ragazzi si trovano in camera d’albergo per dormire e uno di loro decide di giocare a nascondino uscendo dalla finestra. È chiaro che si tratta di qualcosa che fuoriesce dalla prevedibilità. Si comprende che in un caso come quello accaduto in Valle Aurina non era né prevedibile né controllabile.
Da un punto di vista più generale va rilevato che, purtroppo, diventa sempre più difficile andare in gita con gli allievi perché – va detto senza peli sulla lingua – oggi l’educazione di base o è carente, o manca addirittura. Mettersi d’accordo con i ragazzi è più complesso rispetto a qualche anno fa. Di certo, inoltre, non aiuta la delegittimazione dell’insegnante che, talvolta, avviene nelle famiglie. Persino i social network, osserva Pugliese, nel contesto in questione, possono rappresentare un pericolo spingendo a situazioni pericolose.
Dobbiamo ripartire dal patto tra casa e scuola, tra famiglia e insegnante, un rapporto che va consolidato e, a volte, ricostruito, ribadisce Pugliese. Va detto, inoltre, che la gita scolastica, se ben preparata e ben svolta è una attività di grande valore formativo, quindi da non emarginare, o peggio sopprimere nell’attività scolastica.

Foto, Marco Pugliese

Pinuccia Di Gesaro

Giornalista, scrittrice, editore.

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