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Emergenza casa a Bolzano, il gruppo coordinato da Restart BZ propone gli Stati Generali per Bolzano4 min read

14 Dicembre 2022 3 min read

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Emergenza casa a Bolzano, il gruppo coordinato da Restart BZ propone gli Stati Generali per Bolzano4 min read

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“Proponiamo per la primavera 2023 l’organizzazione degli Stati Generali per Bolzano che dovrebbero affrontare in modo trasparente ed inclusivo il tema dell’urbanistica, la delicata questione sociale nonché, tema non secondario, la transizione ecologica. A questa idea, nata dagli attivisti di RESTART BZ, hanno risposto con interesse le associazioni che ci stanno accompagnando in questo percorso ma intendiamo ampliare la rete coinvolgendo comitati tecnici come INU, stakeholders coinvolti a vario titolo, l’Ipes, il Centro Casa, le associazioni di categoria, i sindacati nonché tutti i soggetti attivi nell’ambito sociale. Il networking che la mia associazione sta cercando di creare e che già da diverse settimane ha rilanciato il dibattito, si riunirà da gennaio con cadenza mensile; gli incontri, in preparazione degli auspicati Stati Generali, hanno lo scopo di creare occasioni di dibattito, ascolto e confronto di prossimità. Un impegno rilevante, che mira a colmare in modo pragmatico quella distanza che si è creata tra cittadini e rappresentanza; in sostanza vogliamo allineare la capacità e gli obiettivi istituzionali, alle fatiche e all’impegno quotidiano di ogni abitante del capoluogo. Annunciamo, così, oggi con piacere la creazione di un questo nuovo palinsesto che, con cadenza mensile appunto, si riunirà per portare all’attenzione della rappresentanza politica argomenti e percorsi capaci di generare una lettura a sistema: un processo evolutivo per il Capoluogo, un semplice attivatore aperto a tutti coloro che ne vorranno fare parte.” E’ l’idea lanciata da Renato Sette, presidente di Restart BZ, al termine dell’incontro “Bolzano cerca casa”, che si è svolto ieri sera, 13 dicembre 2022, nella sala Fronza della Circoscrizione Europa Novacella, al Teatro Cristallo.
Il quadro che è emerso dal dibattito è davvero preoccupante per lo sviluppo economico e sociale di Bolzano. Il fabbisogno abitativo attuale, stimato da appositi studi a disposizione dell’Amministrazione comunale, ammonta a 4.500 alloggi adesso, che diventeranno 7.000 entro il 2040. L’operazione “Areale di Bolzano” dopo 12 anni è ferma e richiede almeno 15 anni per realizzare i 1.500 alloggi previsti, l’utilizzo della Caserma Huber è in coda al programma Provincia-Demanio e richiede almeno 10 anni per costruire altri 500 appartamenti. Tempi analoghi per la riqualificazione dell’area artigianale di via Druso, con altri 500 immobili previsti. Sommando queste tre operazioni, tutte ancora da progettare e finanziare, si coprirebbe appena un terzo del fabbisogno abitativo stimato. Nel frattempo gli affitti oscillano tra 1.000 e 1.300 euro mensili per piccoli immobili, mentre le case nuove costano 4.500 euro/mq in periferia e fino a 11.500 euro/mq in centro e nelle zone pregiate.
“Serve un’operazione d’emergenza, come quella che venne attuata da Provincia e Comune, insieme, per realizzare il quartiere Casanova. I numeri avvalorano una scelta di questo tipo per reperire aree idonee, nel contesto di una programmazione urbanistica la rilanciare, visto che è ferma dal 2010 ”, ha proposto l’architetto Carlo Bassetti, uno dei relatori. “Per realizzare un nuovo quartiere, dal momento dell’avvio della progettazione, necessitano tra 5 e 10 anni. Non possiamo continuare ad inseguire chimere”.
L’architetto Gianni Sarti, ha aggiunto: “Riproponiamo con forza la necessità di individuare un’Area Urbana Funzionale, comprendente Bolzano e i Comuni limitrofi, in particolare Laives, da gestire con le modalità previste per le Aree Metropolitane. Allo stesso tempo, crediamo opportuno attualizzare il Masterplan di Bolzano, trasformando in zona mista, quindi anche residenza, la parte alta di via Galilei, vicina ai quartieri cittadini, già adesso priva di aziende produttive e più orientata alla vocazione commerciale, dotata di strade, ponti e servizi vari. Le piccole aziende hanno bisogno di spazi per crescere e di alloggi per i dipendenti”.
L’architetto Andrea Boschetti, non ha alcun dubbio: “Non c’è una soluzione unica, semmai serve rilanciare la progettazione urbanistica che contempli diverse soluzioni e contempli tutte le esigenze, da quella abitativa a quella sociale, dalla tutela dell’ambiente al risparmio di suolo, dal censimento degli immobili inutilizzati al riuso dell’esistente, dall’edilizia sociale a quella privata, dall’edilizia agevolata a quella innovativa basata sul cohousing, Bolzano deve tornare a programmare. Esiste il verde buono e il verde meno buono. Si possono costruire quartieri green anche in zone molto urbanizzate. Il rapporto tra redditi medi e affitti o costo degli immobili a Bolzano è ormai insostenibile. Senza interventi programmati, ciò porterà crisi economica e sociale ”.
Molto precise le risposte di Francesca Tosolini, presidente dell’Ipes, che ha garantito risposte rapide con la ristrutturazione di 600 alloggi sui 14.000 esistenti in tutta la provincia, ma ha anche ammesso che è necessario programmare la realizzazione di nuovi alloggi.
Il sindaco di Laives, Christian Bianchi, ha posto un quesito fondamentale: “Prima di tutto dobbiamo stabilire dove vogliamo andare. Crescita continua e quindi nuovi residenti? Turismo a tutto spiano e agricoltura? Centri urbani da sviluppare?”. La proposta di Bianchi: istituire in Provincia, nella prossima legislatura, una Assessorato che si dedichi ai cinque centri urbani principali con poteri sostitutivi e trasversali rispetto a tutti gli altri assessorati.
Andrea Grata, di Cooperdolomiti, e Carla Broccardo, futurista ed esperta di pianificazione urbanistica, hanno arricchito il dibattito con idee innovative dell’abitare, basate sulla condivisione e sul senso di comunità.
Prezioso l’apporto della Circoscrizione Europa Novacella, che risulta tra le più densamente abitate di tutta Europa, che ha offerto anche sostegno logistico al gruppo di lavoro per gli Stati Generali dell’Urbanistica.

Foto, l’Ing. Renato Sette, presidente di Restart BZ