Cronaca Cultura & Società

Trento. “Non abbiate paura di sbagliare”, incoraggia il Rettore i giovani laureati4 min read

22 Ottobre 2022 3 min read

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Trento. “Non abbiate paura di sbagliare”, incoraggia il Rettore i giovani laureati4 min read

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Da varie parti d’Italia, finita la scuola, avevano scelto Trento per la loro esperienza universitaria e ora sono in piazza a festeggiare il conseguimento della laurea triennale. Oggi piazza Duomo ha accolto 400 giovani per la dodicesima cerimonia di laurea in un clima gioioso che non si è rabbuiato nemmeno per la fitta pioggia.
A segnare l’avvio della cerimonia l’arrivo del Corteo accademico, che era partito da Palazzo Sardagna, sede del Rettorato, e l’Inno nazionale della Repubblica italiana. In apertura il saluto del rettore Flavio Deflorian, che ha ricordato come ad ogni cerimonia si rinnovi «il senso del nostro essere Università e del lavoro di tutte le persone che contribuiscono a rendere l’Ateneo di Trento un ambiente ideale di studio e ricerca».
«Oggi, siete qui nonostante la pioggia, per un giorno speciale, che invita alla riflessione. Con questa cerimonia, infatti, state attraversando un confine simbolico, una svolta invisibile che segna la fine di un percorso e l’inizio di una nuova avventura» ha proseguito. «Per arrivare alla laurea avete affrontato difficoltà e momenti di sconforto sconosciuti agli studenti degli ultimi decenni. È un successo che non verrà riportato sulla pergamena, ma che voi ricorderete, facendo tesoro dell’esperienza per gli anni a venire. Tra pochi giorni sarò, come i vostri genitori al fianco di mia figlia nel momento della laurea. Capisco bene quello che provate oggi».
Come ha sottolineato il rettore Deflorian – oggi è anche un momento di festa per la comunità tutta. E a testimoniare la vicinanza di Trento e del Trentino a questi giovani sono stati gli interventi del sindaco Franco Ianeselli e del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti.
Sono le competenze dei giovani la chiave per far crescere il nostro territorio – ha detto il presidente Fugatti nel congratularsi con laureati e laureate. È quindi fondamentale saper trattenere e attrarre i talenti, un obiettivo strategico che le istituzioni trentine cercano di raggiungere anche con iniziative come la campagna per i professionisti della sanità. La capacità di trovare soluzioni ai problemi sempre nuovi è essenziale, in particolare in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando. Alla base di tutto c’è la conoscenza, sia che riguardi i mestieri, sia la ricerca pura dei laboratori. Questa è la direzione. Il nostro è un territorio che ha saputo investire sulla crescita della sua Università, con un’offerta competitiva di cui fa parte la facoltà di medicina, una scommessa che sta avendo ragione nei numeri e per la quale ringrazio l’ateneo per aver colto gli stimoli della comunità. Su questa strada occorre proseguire. La Provincia conferma il suo pieno supporto, al mondo universitario e della ricerca, per lo sviluppo del Trentino.
Con le vostre competenze, con i vostri talenti, con le vostre passioni, vi affacciate su un mondo complicato, ostile e per molti aspetti ingiusto –
ha detto ai giovani il sindaco Ianeselli. È un mondo che ha più che mai bisogno di voi – ha aggiunto il Sindaco – della vostra conoscenza dei problemi, delle vostre idee per quanto riguarda le soluzioni. Non so se ne siete consapevoli, ma siete voi la nostra speranza. Per quanto mi riguarda siete voi la chiave che ci può aprire le porte del futuro e allontanare quegli scenari da fine del mondo spesso evocati in questi giorni.
Un forte invito a non lasciarsi bloccare dalla paura è arrivato da Alberto Parrella, laureato in Economia e Management nel 2013 e in Innovation Management nel 2015, Senior Product Manager di Twitter Inc., chiamato come testimonial. Parrella si è soffermato su quale sia stata la costante nel suo percorso di crescita personale e professionale: cosa l’abbia spinto ad andare da Caserta (la sua città natale) a San Francisco (dove oggi lavora) passando per Londra, Trento (dove ha vissuto la sua esperienza universitaria con tutte le relative opportunità, come l’Innovation Lab): la paura, paura di sbagliare e fallire, del cambiamento, di rimanere soli. Sentirsi inadeguati significa anche affacciarsi oltre le nostre sicurezze, la nostra comfort zone: avere paura significa spesso essere davanti ad un’occasione di cambiamento e crescita – ha ammesso Parrella.
Un invito a fare tesoro dell’esperienza universitaria è arrivato da Omar Zoghlami, laureato in matematica e ora iscritto al corso magistrale Advanced Mathematics, che ha preso la parola in rappresentanza dei laureati e laureate presenti in piazza. Spesso, in matematica – ha detto Zoghloami – l’idea risolutiva risulta apparire in modo molto più chiaro quando il problema viene attaccato da punti di vista differenti, cosa che accade in maniera molto naturale quando si ragiona insieme e l’Università ha un ruolo determinante nel promuovere questo continuo scambio di idee, anche da un punto di vista meramente fisico, grazie ai luoghi che essa mette a nostra disposizione, al di là delle lezioni.
Questa volta alla cerimonia erano presenti anche sei migliori laureati e laureate del Collegio Clesio: Vittorio Maria Coraducci, Luca Dal Forno, Greta Granocchia, Luca Marchiori, Anna Saiani e Alessia Tecchio.
Eseguito l’Inno alla gioia, è iniziata la consegna delle pergamene – in versione più breve a causa del maltempo – prima al gruppo del Clesio e poi a tutti gli altri neolaureati e neolaureate, da parte del rettore Flavio Deflorian e della prorettrice vicaria Paola Iamiceli.
L’evento è stato organizzato dall’Università di Trento in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento e con il Comune di Trento.

Foto. Cerimonia di laurea @UniTrento ph Cattani Faggion