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Scandalo ‘Cambridge Analytica’: sanzionato Facebook per 1,2 milioni di euro2 min read

9 Settembre 2022 2 min read

Scandalo ‘Cambridge Analytica’: sanzionato Facebook per 1,2 milioni di euro2 min read

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Tutti ricordano la vicenda ambridge Analytica, nella quale nel 2018  i dati degli utenti erano stati trasmessi alla società di consulenza di marketing politico Cambridge Analytica, ingaggiata per supportare Donald Trump nella campagna elettorale statunitense. La causa successiva è stata avviata da un gruppo di utenti di Facebook dopo che era emerso che la piattaforma aveva illegalmente condiviso le informazioni personali dei suoi iscritti. Il caso ha ottenuto come prevedibile grande attenzione internazionale, portando il fondatore di Meta Mark Zuckerberg davanti al Congresso degli Stati Uniti per una lunga (e a tratti imbarazzante) testimonianza. In queste settimane sono arrivate le prime condanne: in Brasile, Facebook è stato condannato dal Segretariato nazionale dei consumatori (Senacon) a pagare una multa di 6,6 milioni di real, (pari a circa 1,25 milioni di euro) per la fuga di dati personali degli utenti brasiliani. Secondo il ministero della Giustizia e della Pubblica Sicurezza, tra gli 87 milioni di account di utenti brasiliani che erano stati esposti alla violazione dei dati personali, sarebbero stati 443.000 gli account a cui erano stati inviati contenuti politici relativi all’allora candidato alla presidenza americana. In base a quanto ha dichiarato il ministero in una nota, nell’indagine, è stato ritenuto che la condivisione illegale di dati è avvenuta attraverso l’installazione di un’app per il test della personalità, ‘This Is Your Digital Life’. A seguito della mancata presentazione di informazioni sulle impostazioni sulla privacy, il Senacon aveva concluso che Facebook avesse commesso pratiche abusive nei confronti degli utenti brasiliani e pertanto, aveva imposto la sanzione. Come riferisce il ministero della Giustizia e della Pubblica Sicurezza, la sanzione avrebbe potuto essere ridotta fino al 25% “se il social network non avesse impugnato la decisione”. Ma nonostante che nel luglio 2022, la stessa Senacon avesse sospeso la condanna “per garantire l’ampia difesa di Facebook”, la società statunitense avrebbe però continuato a sostenere che non c’erano prove che i dati brasiliani fossero stati trasferiti a Cambridge Analytica e che, quindi “non ci sarebbe bisogno di parlare di uso illecito o di esposizione illecita di tali dati”. La tesi di Facebook non è però stata accolta dal Senacon, che ha confermato la sanzione.
Ci sono ulteriori sviluppi. Meta, la società che controlla la piattaforma, ha raggiunto un accordo preliminare presso il tribunale federale di San Francisco nell’ambito della causa sulla violazione della privacy degli utenti del social network. In un documento della corte pubblicato venerdì 26 agosto si fa menzione dell’accordo, il cui contenuto però non è ancora stato formalizzato (le parti hanno infatti richiesto sessanta giorni per metterlo per iscritto). I dettagli saranno probabilmente noti intorno a fine ottobre.