Per le sue ultime giornate la rassegna torna ad affrontare da una prospettiva totalmente culturale e non politica la questione russo-ucraina, in questo caso attraverso le voci raccolte dalla cantante e compositrice Natalia Pschenitschnikova.
La doppia performance dal titolo Stimmen – voci e Stimmlos – senza voce si terrà il 21 settembre alle ore 20.30 in una location fuori dal comune, ovvero il centro di accoglienza Dormizil, a Bolzano in via Renon 25.
Un appuntamento a metà strada tra l’installazione sonora e la performance, orchestrato appunto da Natalia Pschenitschnikova, nota per essere un’artista poliedrica – si definisce infatti “music artist”, essendo allo stesso tempo una cantante, una flautista e una compositrice, con una formazione anche in balletto classico. Negli ultimi anni la sua produzione si è concentrata sulle performance e le composizioni vocali, tra cui anche l’opera contemporanea e la monodia medievale, che è una sua grande passione. Pschenitschnikova ha alle spalle collaborazioni con importanti orchestre e compositori, oltre che un’attività discografica con etichette come ECM.
Dal 2016 la compositrice di origine russa lavora ad un progetto che prevede la raccolta di testimonianze di donne di età compresa tra gli ottanta e i novant’anni, interrogate sulle loro prime memorie sonore. Questi ricordi legati al suono diventano a loro volta suono, elaborati elettronicamente e trasformati in sample che Pschenitschnikova mischia alla propria voce, sia live che in sequenza.
Nel 2018 il progetto si è concentrato sull’Ucraina, in un viaggio che ha portato alla raccolta di numerose testimonianze vocali, e che inizialmente era pensato per costituire un ciclo che avrebbe dovuto essere presentato a Kiev ma che con la pandemia prima e lo scoppio della guerra poi, non fu realizzato.
“L’intero progetto fin dall’inizio era pensato quasi come un rito liturgico, antibellico” spiega la compositrice. “Nella situazione presente, con l’attacco della Russia all’Ucraina, come russa mi sono chiesta se dovessi portare a termine il lavoro. […] Dopo molte riflessioni ho deciso che in questo momento un progetto come questo è di grande rilevanza. Da una voce alle persone che ho intervistato prima dello scoppio della guerra. Lo concepisco come un tributo all’Ucraina, un’espressione della mia profonda ammirazione per la forza, il calore umano e la libertà spirituale degli ucraini”.
Nella stessa serata verrà presentato Stimmlos, eseguito dalla stessa Pschenitschnikova insieme alla cantante e direttrice d’orchestra ucraina Viktoriia Vitrenko, a cui sarà affidata tra l’altro anche la direzione dell’Orchestra Haydn nell’appuntamento finale di Transart alla Kranhalle del NOI.
I biglietti per gli spettacoli di Transart sono acquistabili presso le Casse del Teatro Comunale di Bolzano (t. +39 0471 053800).
Le casse sono aperte secondo i seguenti orari: martedì – venerdì ore 11.00 – 14.00 e ore 17.00 – 19.00; sabato ore 11.00 – 14.00.
I ticket sono acquistabili online sul sito: www.ticket.bz.it e via email scrivendo a info@ticket.bz.it