Lotta di potere nella Stella Alpina per la scelta di campo conservatrice

Alla mezzanotte di sabato scorso è scaduto il termine utile per la proposta dei nominativi per elezioni primarie interne del partito di raccolta, ovvero la SVP, previste per il 16 agosto prossimo. Sarà poi compito del Partito scegliere le candidate e i candidati definitivi per le elezioni del 25 settembre. Come previsto dall’ordinamento del partito sono stati indicati otto nominativi e precisamente quelli di Meinhard Durnwalder, Renate Gebhard, Albrecht Plangger, Manfred Schulian, Dieter Steger e Julia Unterberger. Inoltre, aldilà di ogni aspettativa sono stati segnalati anche l’ex Obmann del distretto della SVP del Burgraviato Martin Ganner e Lorenz Ebner, coordinatore della SVP di Appiano.
Come riportato oggi in un articolo di Artur Oberhofer pubblicato sulla N. S. Tageszeitung, sembra che non sia un caso la scelta di questi nomi da parte della Stella Alpina. Da voci informate circolerebbe la convinzione che nel partito di raccolta sia in atto una lotta di potere fra il fronte conservatore e quello più progressista. Motivo per il quale la scelta di porre un’alternativa alla senatrice Julia Unterberger nel collegio meranese al Senato con il nome di Martin Ganner e Lorenz Ebner per la Camera contro l’attuale Manfred Schulian, ne sarebbero i chiari sintomi.
Che non tutti gli esponenti del più longevo partito in Italia siano degli strenui difensori dell’attuale Presidente della Giunta provinciale di Bolzano non è il segreto di Pulcinella, ma un’evidente certezza. A prescindere dalla delicata sfiducia a Thomas Widmann in seguito al tentativo di quel Senatore di lingua italiana che anche grazie ai voti della Stella Alpina è giunto in Parlamento e che aveva presentato una chiara mozione per limitare l’esteso potere mediatico in regione in Alto Adige finanche nel Trentino, senza trovare troppa opposizione nel proprio Gruppo parlamentare, appare evidente che sia in atto il tentativo di dare una svolta all’attuale corso politico sudtirolese. Forse sono stati troppi i sorrisi e gli ammiccamenti verso l’area progressista e alternativa a sfavore di chi non vuole rinunciare a mantenere solide certezze.
Difficilmente l’area di centro-sinistra, piuttosto che il terzo polo, sempre che nasca, o i 5 Stelle, riusciranno a vincere queste elezioni. Considerando la pessima legge elettorale ancora vigente e nonostante i sondaggi che favoriscono il centrodestra unito, non è neppure certo che tale aggregazione riesca a vincere come dovrebbe per poter poi effettivamente governare. La Stella Alpina ha sempre dovuto calibrare la propria posizione in base alla situazione a seconda dell’orientamento romano per favorire l’Autonomia locale e anche questa volta chi di dovere agirà in questo senso, favorendo soprattutto nel collegio contendibile del Senato un personaggio che sappia fare da sponda con la capitale nell’interesse di chi vincerà la prova di forza attualmente in corso.